Chiara, precisa e diretta la lettera che Domenico Marigliano ha inviato al sindaco di Marsala, al quale chiede se lo stato possa o debba allontanare un figlio/a dalla propria mamma, dal proprio papà, dalla propria famiglia, perché esistono gravi problemi economici.
Un sistema finito negli ultimi anni nel mirino e che avrebbe alimentato una delle piaghe più terribili del nostro vivere, che si una definire “civile”.
Non è probabilmente un caso che siano state disattese le interrogazioni
parlamentari, con indicazioni in questo ambito chiare e precise, sia del Ministro della Giustizia, sia del Ministro della Salute.
Accade così che bambini che ne hanno il pieno diritto non siano ascoltati da chi di dovere. Un fenomeno che sembrerebbe coinvolgere oltre 40mila minori in tutta Italia, e che, nel caso di Marsala, sembrerebbe riguardare circa 40 bambini. Maragliano parla chiaro, ha perfetta conoscenza dei dati di Marsala, Trapani e della Sicilia.
Ma attenzione non è Marsala, Trapani o la Sicilia sotto la lente di ingrandimento. Quindi, pur con le dovute cautele, non è il singolo sindaco da attenzionare, ma tutti i sindaci d’Italia, a prescindere il colore politico di
appartenenza.
La stessa lettera, con le stesse domande, dovrebbe essere inoltrata a molti altri sindaci.
Si tratta di una piaga che crea traumi gravissimi alle vittime, in questo caso i minori, oltre che alle loro famiglie.
Sintomatiche le dichiarazioni rese dall’ Onorevole Giannone, appartenente al gruppo misto, che si occupa in modo puntuale di questa problematica.
Ad una conferenza stampa tenutasi presso la Camera dei Deputati, inerente i 4 bambini di Cuneo allontanati dalla mamma e tenuti i 4 strutture diverse, ha detto, assumendosi la responsabilità delle proprie parole:
“Manca la volontà politica”.
Leggere l’accorata lettera di Domenico Marigliano dà certamente la reale concretezza del problema.
Lettera al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo scritta da Domenico Marigliano, referente del Movimento Spontaneo Genitori Siciliani e inerente la situazione degli allontanamenti dei minori dal nucleo familiare
“Caro sindaco Alberto Di Girolamo, proprio nel Mezzogiorno le famiglie povere crescono a ritmo vertiginoso. Anche qui a Marsala ho riscontrato un enorme spreco di fondi per mantenere minori in strutture (case
famiglie), una vergogna che in un paese cosi democratico, e civile non dovrebbe esistere.
Caro sindaco, secondo lei e’ normale togliere ad una famiglia il proprio figlio/a per problemi economici, o di altro tipo, sono d’accordo se il minore e’ in grave pericolo di vita allora e’ il dovere dello stato prendersene cura, ma non credo che i 40 minori che sono a carico del comune siano tutti in grave pericolo di vita. Questa e’ una tematica che fa discutere, ma che spesso mette coloro che ne parlano in situazioni di contrasto contro il
sistema istituzione. Da anni che vedo che le battaglie che porto avanti per i minori mi hanno portato a scontrarmi contro un sistema che, puntualmente, ti mette i bastoni tra le ruote.
Quello che vorrei è che i fondi mensili utilizzati per il supporto e il sostegno dei singoli bambini nelle comunità alloggio venissero destinati per migliorare la situazione economica delle famiglie che, con quelle somme, o anche con somme leggermente inferiori, potrebbero sostenere la famiglia d’origine del minore, invece di far un espatrio dal nucleo familiare del piccolo/a facendo venire a quest’ultimi dei seri e grossi problemi psicologici.
Invece si continuano a togliere i minori alle famiglie e si mettono in questi Centri sostenuti dalla pubblica amministrazione, come già ricordato, con spese esorbitanti ogni singolo mese per ogni bambino. Soldi incassati dai privati. Ma con quegli Euro mensili – caro sindaco Di Girolamo – quante famiglie non avrebbero problemi?
Invece i bambini, e i soldi, vanno a queste strutture, ribadiamo, private. Tutto questo è normale per lei?
L’obiettivo delle mie battaglie, caro Sindaco, è quello di tutelare i bambini: partiamo dal punto che un bambino che cresce con i suoi genitori è un bambino sano. Ripeto che da questo discorso, ovviamente,
vanno esclusi i casi in cui i minori vengano destinati alle case famiglia per altre motivazioni, come la violenza familiare o l’incapacità dei genitori di accudirli, ma anche qui bisogna stare molto attent , bisogna controllare bene: basta vedere quello che e’ successo a Bibbiano, dove c’erano false dichiarazioni e relazioni fatte per togliere i figli alle famiglie.
Per questo molte famiglie che sono in difficolta’ hanno paura di essere
aiutate, perche’ vedono lo Stato come il nemico, lo vedono come l’orco che toglie i bambini. Ogni volta che si vedono in tv o si legge sui mass-media di casi di minori tolti con violenza alle famiglie, chi ha problemi non avra’ mai il coraggio di chiedere aiuto alle istituzioni. e una madre teme di veder sottratto il proprio figlio non si rivolgerà mai alle istituzioni preposte per chiedere aiuto, agevolazioni e per avere un supporto, così come stabilito dalla legge. Con questo sistema imposto si Costringono le famiglie al silenzio e a convivere con la povertà. Sì, a vivere nel silenzio, per paura di perdere i figli, che altrimenti rischiano di finire nei Centri.
Chi è che dispone questi ricoveri? E questa sarebbe La Marsala che lei Signor sindaco Di Girolamo vuole? Noi, come movimento Spontaneo Genitori siciliani, siamo aperti a parlare con lei per cercare le migliori
soluzioni in merito se lei e’ disposto ad ascoltarci, noi ci siamo e continueremo a lottare contro questo sistema che porta solo business.
Aspettiamo una sua risposta in merito, una volta che avrà letto questa lettera, augurandole una buona campagna elettorale, senza dimenticare chi soffre e chi aspetta risposte dalle tituzioni”.
Ettore Lembo
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