sabato, Aprile 20, 2024
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Niente scuse per i furbetti del bonus

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di Biagio Maimone

Spuntano come funghi i nomi di coloro, soprattutto politici, che hanno richiesto il bonus di 600 euro, destinato alle Partite Iva in difficoltà a causa del coronavirus.

Furbetti, ma non solo. Tra di loro deputati, consiglieri regionali e comunali, sindaci – chi più ne ha più ne metta – tutte persone che, certo, non vivono in difficoltà economica

. La colpa è anche di chi ha concesso loro il bonus, in quanto avrebbe dovuto effettuare i dovuti controlli, vedi Inps o Agenzia delle Entrate. 

Ma basta un buon commercialista e qualche amico seduto sulla sedia giusta ed ecco che, negli Uffici Statali, si verifica che chi vede diventa cieco, chi è sano diventa malato e chi è ricco diventa povero. 

È poi ci sono quelli che vengono tartassati dall’Agenzia delle Entrate a cui non viene fatta nessuna proroga e nessuno sconto, costretti a pagare tutto, altrimenti ad essi vengono pignorati anche i lacci delle scarpe. 

E, allora, paghiamo, prima di trovarci senza più un soldo in banca per la discutibile politica dello Stato.

Una classe politica, la nostra, una parte, per fortuna, che dimostra di essere attaccata al potere e ai soldi, che si prende gioco dei cittadini che la votano, deridendoli ed umiliandoli, nonché raggirandoli anche di fronte a drammi epocali, come quello che stiamo vivendo.

E poi si mette in galera chi ruba un pezzo di formaggio al supermercato e si marchia a vita chi non paga due rate del mutuo. Accaparrarsi 600 “miseri” euro solo perché si ha un bravo commercialista che fa i giochi di prestigio e non riuscire a farli pervenire a chi ne ha davvero bisogno la dice lunga sulla serietà di un Paese, il nostro, che dimostra, ancora una volta, che, da Nord a Sud, l’onestà è solo una bella parola. 

Questi pochi soldi destinati a chi vive il dramma della miseria, sono soldi dei cittadini ed anche di chi è morto in rianimazione. Non esistono scuse per queste “persone” che, alla fine, tanto, verranno sicuramente giustificate, con l’utilizzo di strane logiche, anch’esse frutto di menti disoneste e, su di noi, poveri e modesti cittadini, si abbatterà la mano dura dell’Agenzia delle Entrate.

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