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Il film d’autore stasera in TV: “Pulp Fiction” sabato 5 settembre 2020

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Il film d’autore stasera in TV: “Pulp Fiction” sabato 5 settembre 2020 alle 21:25 su TV8

Tarantino e quella scena eliminata di Pulp Fiction [Video] - Noi degli 80-90

Pulp Fiction è un film del 1994 diretto da Quentin Tarantino, con John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis e Tim Roth.

È l’ultimo capitolo della cosiddetta “trilogia pulp” di Quentin Tarantino, preceduto da Le iene (1992) e Una vita al massimo (1993, diretto però da Tony Scott).

La pellicola rilanciò John Travolta, ormai in ombra da anni,[1] e consacrò la giovane e già quotata Uma Thurman.[2] Le interpretazioni di entrambi meritarono una candidatura all’Oscar rispettivamente per miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista. Anche Samuel L. Jacksonricevette la candidatura come miglior attore non protagonista.

Il film si aggiudicò inoltre la Palma d’oro al festival di Cannes del 1994 e permise a Tarantino e Roger Avary di ottenere il premio per la miglior sceneggiatura originale agli Oscar del 1995, su ben 7 nomination, tra cui oltre a quelle già citate, quelle a miglior film, miglior regista e miglior montaggio.

Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al novantacinquesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[3] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al novantaquattresimo posto.

Il film è un intreccio di varie storie collegate tra loro ma non in ordine cronologico.

Il prologo si svolge nell’Hawthorne Grill, una piccola caffetteria di Los Angeles, dove una giovane coppia di rapinatori e amanti, “Zucchino” e “Coniglietta”, stanno architettando il loro prossimo colpo, quando, su iniziativa di lui, decidono di operare proprio nello stesso locale.

La scena si sposta a bordo di un’auto, dove due malavitosi in abito scuro, Vincent Vega e Jules Winnfield, si dirigono di buon’ora a recuperare unamisteriosa valigetta sottratta al loro capo Marsellus Wallace da alcuni giovanotti, che essi recuperano dopo averli uccisi ma non prima che Jules abbia recitato un terrificante passo biblico [6]:

« Ezechiele, 25:17. Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che, nel nome della carità e della buona volontà, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è, in verità, il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare, e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quando farò calare la mia vendetta sopra di te. »

I due raggiungono quindi il loro capo Marsellus nel suo locale, mentre quest’ultimo sta istruendo Butch, un pugile prossimo al ritiro, di perdere il suo prossimo incontro. Vincent, su richiesta di Marcellus, deve portare in giro sua moglie Mia la sera dopo. Prima dell’appuntamento, egli si reca dal suo amico Lance, suo spacciatore, acquistando dell’eroina di ottima qualità per poi andare a prendere la donna. Cenando presso il Jack Rabbit Slim’s, un centralissimo locale kitsch a tema anni cinquanta, i due iniziano a conoscersi meglio, spaziando da argomenti banali a temi quasi filosofici, fino a farsi coinvolgere in una gara di twist scatenandosi sulle note di You Never Can Telldi Chuck Berry.

Tornati felicemente a casa, Vincent, consapevole delle spiacevoli conseguenze che comporterebbe una mancanza di rispetto nei confronti di Marsellus Wallace, si ritira in un bagno per sottrarsi alle attenzioni di lei, visibilmente interessata. Mia, cercando un accendino nella giacca di Vincent, trova il sacchetto di eroina che Vincent ha acquistato da Lance e ritenendola cocaina, la inala finendo in overdose. Vincent, vistosi spacciato, decide di portarla in casa dell’amico Lance, il quale seppur riluttante suggerisce di praticarle una disperata iniezione intra sternale di adrenalina. In una tesissima situazione tragicomica, tra urla e battibecco, Vincent riesce a praticarle la difficilissima iniezione e salvarle la vita. Conclusa la disavventura, Vincent riaccompagna la ragazza a casa ed entrambi giurano di tacere a Wallace i particolari scabrosi della serata[7].

In un flashback negli anni settanta, un reduce della guerra in Vietnam si reca a casa del piccolo Butch Coolidge per comunicargli della morte di suo padre prigioniero e consegnargli un orologio d’oro appartenuto alla famiglia di lui per generazioni. Nel presente è il pugile che dovrebbe perdere per disposizione di Wallace ma egli fa il doppio gioco, scommettendo a proprio favore e mettendo al tappeto lo sfidante, Floyd Wilson, che addirittura muore nell’incontro. Butch fugge in taxi con una latina, Esmeralda Villalobos, facendosi condurre sino al motel dove lo attende Fabienne, la sua fidanzata.

La mattina seguente la coppia sta per partire per la città natale di Butch, Knoxville in Tennessee, secondo i piani, ma nel fare i bagagli si scopre che la donna ha dimenticato l’orologio d’oro paterno. Butch, dato l’enorme valore affettivo e pur consapevole degli enormi rischi, decide di tornare nel proprio appartamento per recuperarlo.

L’appartamento appare deserto, e Butch, compiuto il recupero, si concede una breve colazione. A un tratto però nota una mitraglietta con silenziatore e la impugna perplesso. Pochi istanti dopo sente infatti lo scarico del gabinetto e vede uscirvi Vincent Vega. I due si ritrovano attoniti faccia a faccia, quando Butch, spaventatosi per un rumore improvviso (lo scatto del tostapane), preme il grilletto ed uccide il killer.

Durante la fuga in auto, a un semaforo, Butch s’imbatte proprio in Wallace, investendolo, per poi rimanere coinvolto in un incidente con un’altra auto nell’incrocio, restando tramortito. Rimessisi entrambi faticosamente in piedi, Wallace insegue Butch fino a raggiungere un negozio di pegni gestito da un certo Maynard. L’uomo, un piccolo criminale, stordisce e lega i due e chiama convoca un suo amico, Zed, una guardia giurata.

Maynard e Zed, che si rivelano dei sadici stupratori omosessuali, decidono di violentarli a turno. Scelto Wallace per primo, Butch resta da solo legato a una sedia ma ben presto riesce a liberarsi. Fuggendo ritiene più opportuno salvare Wallace così si arma di una katana che trova nel negozio ed uccide Maynard. Wallace una volta libero spara a Zed evirandolo e promettendogli di sottoporlo ad atroci torture da parte dei suoi uomini. Il boss, per ricambiare, congeda Butch, a patto che questi lasci Los Angeles e non faccia menzione ad alcuno dell’atroce disavventura.

La scena torna nell’appartamento della prima parte. Vincent e Jules hanno appena eliminato due dei tre ragazzi quando a sorpresa esce dal bagno un quarto uomo che spara su di loro un intero caricatore senza però neppure sfiorarli. Ucciso costui, i due intraprendono una “discussione teologica” sul significato di Miracolo e al contempo portano via il nero Marvin, l’unico superstite.

In auto, mentre Jules insiste sul Miracolo, meditando di abbandonare il suo lavoro di killer, Vincent cerca di fargli cambiare idea e si volta verso Marvin chiedendogli la sua opinione. Ad un tratto involontariamente parte un colpo di pistola che prende l’ostaggio in pieno volto. Con la vettura lorda di sangue i due si ritrovano nei guai fino al collo sicché si rifugiano nella vicina villa di un amico di Jules, l’isterico Jimmie Dimmick, il quale, più che inorridirsi del cadavere, si preoccupa delle spiacevoli conseguenze per l’arrivo di sua moglie Bonnie, prossima a rincasare dal turno notturno di infermiera. Jules assicura il padrone di casa di poter risolvere tutto e così telefona a Wallace, il quale gli invia rapidamente sul luogo un cinico e misterioso Mr. Wolf.

Grazie al sangue freddo e agli efficienti metodi di costui, l’auto viene ripulita e i due killer si ritrovano lindi dopo soli trenta minuti. La vettura viene condotta nel deposito per autodemolizioni di un certo “Mostro Joe”, sicché Wolf riparte con la figlia del rottamatore, sua amica, lasciando i due a piedi, in tenuta balneare, e con la valigetta, come appaiono nella scena del locale di Wallace.

Desiderosi di fare colazione, Jules e Vincent raggiungono l’Hawthorne Grill, riprendendo la discussione su miracolo e l’intento del primo di lasciare malavitosa, ma ben presto si trovano coinvolti nella rapina di “Zucchino” e “Coniglietta”. Mentre Vincent è di nuovo in bagno, Jules, pur di salvare la preziosa valigetta, finge di assecondare il rapinatore, per poi metterlo in scacco puntandogli contro la propria arma. “Zucchino” non ha scelta: desiste ascoltando il sermone biblico di Jules che significativamente lo invita ad abbandonare la vita criminale e s’accontenta del danaro che Jules gli lascia quanto contenuto nel suo portafogli (riconosciuto grazie a una frase ingiuriosa scritta su di esso). I due rapinatori si congedano e i killer riescono finalmente a terminare il proprio lavoro.

Regia di Quentin Tarantino

Con: John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis e Tim Roth

Fonte: WIKIPEDIA