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Roma, 5 settembre: da che parte stanno le bugie?

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ROMA – Una manifestazione boicottata e criticata dai vari rappresentanti dei partiti di Governo. Ed un rumoroso silenzio anche da quella opposizione che tanti oramai definiscono inesistente.

Avremmo voluto dare un titolo diverso a questo articolo. Invece ci troviamo a darne uno un pò “ambiguo”, dal momento che eravamo presenti e che riteniamo corretto contestare molte cose che sono state scritte.

Già il fatto di confinare erroneamente nella categoria “negazionisti” tutti i partecipanti alla manifestazione, la dice lunga sulla volontà di “criminalizzare” quanto hanno ritenuto giusto rendere noto il proprio pensiero.

E’ vero che a Roma erano presenti i no vax, ma vi erano anche tante mamme che in questo modo hanno cercato di far sentire la propria voce, non riuscendo ad avere risposte in altro modo. Parliamo delle mamme cui sono stati “sottratti” i figli minorenni e che protestano contro una legge ritenuta innaturale.


Presenti anche tanti tassisti, che si sentono abbandonati dallo Stato e che oggi rischiano la fame, non avendo possibilità di lavoro, così come tanti albergatori, ristoratori, che, in assenza del “grande turismo” ed avendo ultimato ormai le proprie riserve economiche, non sono più in grado di sostenere le proprie famiglie.

La maggior parte dei partecipanti non negava l’esistenza del virus, che ovviamente c’è ed esiste, ma ha inteso opporsi all’esasperazione e al
“terrorismo” imposto dal governo italiano.

Il Covid non si nega ma si combatte”, dice il leader del Pd Nicola Zingaretti, (fonte ANSA) frase che potrebbe essere corretta se lo dicesse qualsiasi altro esponente politico, ma che sarebbe opportuno e decente non
proferisse l’illustre Segretario del PD, dal momento che fu lui stesso, tempo fa, a negare la pericolosità del virus.

Ricordiamo poi che per combatterlo servono i farmaci, che troppo spesso invece mancano a causa del basso costo.
Riporta il Corriere della Sera : “Insomma, non sono bastati 35mila morti, le vittime del virus in Italia, a farli recedere”. Un numero certamente elevato, che andrebbe comunque, in ogni caso, verificato, in quanto in molti casi non sono state eseguite le autopsie che avrebbero potuto stabilire con assoluta certezza le cause dei decessi.

Pur non essendo il dato assoluto più elevato, se confrontato con l’America o altre nazioni, in percentuale, rispetto al numero degli abitanti, l’Italia risulta essere tra i primi posti, con il 12,93% subito dietro la Gran
Bretagna con il 13,62% seguita a ruota dal Belgio con l’11,47%.

Gli Stati uniti, cui le cifre ci vengono comunicate ogni giorno, sono ben lontani da noi con una percentuale del 3,07%. (fonte – Statistiche Coronavirus. It)

Queste le parole di condanna del Ministro Luigi di Maio, come riportato dal Corriere della Sera, che asserisce:
«Rabbrividisco all’idea che in questo momento manifestino persone che dicono che il virus non esiste. Portate rispetto almeno alle famiglie delle vittime, perché ci sono province che hanno perso migliaia di loro concittadini con questa crisi».

Affermazioni, queste, che aprono una querelle assai più grave, se si considera che il governo, da quanto è stato possibile apprendere, sarebbe stato a conoscenza del virus già da novembre, come risulterebbe nell’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Ermellino, che allora era nello stesso partito del Ministro, e a cui mai è stata data risposta.

Certo non si possono negare i fischi lanciati contro Mentana, come riporta Adnkronos, quando sul palco è stato letto il post del giornalista che ha commentato l’evento in corso: “Erano decenni che non sentivo così tante boiate insieme come quelle che ho ascoltato in pochi minuti al raduno negazionista”.

Come in ogni manifestazione, poi, vi è sempre chi cerca di mettersi in mostra e il caso della foto di Bergoglio, a cui è stata dato fuoco, si è verificato prima dell’inizio della manifestazione, quando ancora la piazza era semivuota, e forse, proprio a titolo dimostrativo, in quanto durante la manifestazione non si è avuto nessun tipo di disordine.

Bisogna dare atto delle parole proferite dai due capi delle opposizioni, che come detto non hanno partecipato.
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, contrattaccando dice: «I negazionisti del virus stanno nel governo e sono tutti quelli che non hanno preso disposizioni in tempo» e rincara la dose il segretario della
Lega, Matteo Salvini, che al convegno di Sgarbi in Senato rifiutò la mascherina: «Di Maio farebbe bene a rabbrividire per l’incapacità del suo governo».

Certo, 1.500 persone accertate, secondo i dati ufficiali, sopratutto se si considera che l’evento è stato organizzato con il passaparola sui social, per di più ostacolato in ogni modo dai vari partiti di governo che hanno utilizzato ogni mezzo per denigrare i partecianti, sono in ogni caso tante.


A Roma, quindi, il successo di una iniziativa popolare non strutturata in partiti, che ha avuto un riscontro notevole e che non ha creato alcun incidente. Manifestazione che ha mostrato, è vero, tutta la disorganizzazione e l’improvvisazione di tanti volenterosi, ma anche la voglia del popolo di una reazione composta, ma decisa.


Ettore Lembo

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