A volte ritornano. Il riferimento non può che essere a Juninho uno dei giocatori di calcio a 5 più talentuosi mai visti nel capoluogo di regione. Un mancino dotato di grandi numeri pronto ad indossare per la seconda volta la maglia del Cus Ancona.
Protagonista con la Giampaoli, Juninho dopo aver conquistato la serie A1 decide di sposare il progetto del Cus Ancona e nella stagione 2005/2006 proprio con il Cus vince la Coppa Italia e trascina la squadra in serie B. Per 10 anni Juninho resta nel Cus Ancona dove realizza centinaia di gol ma sopratutto all’impianto di Posatora da spettacolo con le sue giocate quanto mai imprevedibili frutto di una classe che in tanti non hanno esitato a definire cristallina. Ma come tutte le storie anche quella tra Juninho e il Cus Ancona arrivano ai titoli di coda.
E’ il 2016 quando il brasiliano decide di passare all’Ankon Nova Marmi per poi finire per tre stagioni alla Tre Colli. Alla soglia dei 44 anni, Juninho decide di vestire i panni dell’allenatore accentando la guida dell’Aspio.
Il resto è storia di questi giorni come racconta lo stesso giocatore: “ La colpa è tutta di Francesco Battistini che lo scorso mese non ha esitato durante una delle nostre tante chiacchierate a rientrare nel gruppo per dare una mano ai tanti giovani presenti in rosa.
All’inizio non ci ho dato peso poi con il passare dei giorni qualcosa in me è scattato al punto tale che ho accettato l’invito fattomi da Francesco Battistini. Il Cus Ancona è la mia seconda pelle, in questo club ho passato 10 anni da incorniciare non posso che essere soddisfatto della scelta fatta”.
Alla soglia dei 44 anni cosa si sente di dare a questo Cus Ancona?
“Vengo con l’entusiasmo di un ragazzino anche se la carta di identità mi ricorda le mie 44 primavere ma quello che conta è lo spirito con cui si affronta questa nuova avventura. Mi metto al servizio della squadra e sopratutto cercherò di dare una mano ai tanti ragazzi presenti in rosa. Siamo un bel gruppo l’entusiasmo non manca cosi come la voglia di vincere e fare bene in un campionato difficile come è appunto la serie B di calcio a 5”.
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