giovedì, Aprile 25, 2024
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L’Italia posta sotto assedio dal Covid-19?

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L’Italia posta sotto assedio dal Covid-19?

L’aumento continuo di dati in costante crescendo circa i contagi da Covid-19, che già da quasi un anno tormenta l’Italia, dopo la pausa estiva che ci ha fatto sperare o abbassare la guardia, dà l’idea di come il popolo Italiano si senta ormai sotto assedio.

I DPCM, che di continuo vengono emanati ed aggiornati, spinti anche dai vari comitati scientifici che si susseguono ed analizzano ciò che viene annoverato nelle varie casistiche, inducono sempre di più a restringimenti di libertà, formalmente per tutelare la salute pubblica da questo flagello che si sta rivelando, a detta di alcuni di studiosi, altamente pericolosa.

E’ delle ultime ore l’allarme e la conseguente possibilità di chiusura totale e di blocco di spostamenti tra comuni e regioni, se non fortemente giustificati.
Situazione già vissuta dai cittadini Italiani già nei mesi precedenti l’estate e che ha provocato gravissime ripercussioni sia morali, sia materiali oltre che
economiche.

Negare il virus è certamente impossibile e, chi volesse andare in questa direzione, ritenendo tutto una sorta di forma di complotto internazionale, non può che essere che considerato “negazionista”, per di più molto
poco credibile. Il virus esiste e spesso, in presenza di patologie pregresse, si dimostra letale.

La pausa estiva, che ha allentato la morsa dei contagi, avrebbe dovuto forse stimolare chi di dovere a prepararsi all’ovvio e previsto ritorno dell’aggressività del virus.

Si parla ora fortunatamente di vaccino, ma non sono state prese in considerazione soluzioni possibili per evitare l’intasamento delle strutture ospedaliere, come il trattamento dei primi sintomi in sede domiciliare, che pure adesso alcune regioni sembrerebbero intenzionate ad adottare con il giusto protocollo.

Il rimedio sembrerebbe essere per tutti il vaccino miracoloso, che sembra, giustamente, però, richiedere tempo.


E’ proprio di queste ore l’annuncio di un vaccino di cui si sta completando la sperimentazione, anche se, per quanto riguarda l’efficacia, sembrerebbero non sussistere ancora certezze.

Per quanto riguarda la situazione che l’Italia sta attualmente vivendo, i ricordi storici di cui si può disporre fanno venire in mente la mitologica guerra dei Greci contro la Città di Troia, durata ben 10 anni, nel corso della quale i greci cercarono di affamare ed assetare la mitologica città per poi espugnarla, e infine, non riuscendoci, raggiunsero il proprio obiettivo grazie allo stratagemma del cavallo, creato da Ulisse.

Anche i romani spesso utilizzavano l’assedio. Chi ha studiato le crociate, sa che era una tecnica diffusa, e tante città furono espugnate affamando e
assetando le popolazioni.

Oggi le battaglie non si conducono più in quel modo: si sono evolute, la violenza non può essere di chi si ritiene evoluto e civile, forse più per forma che per sostanza. Si combatte la schiavitù, tanto che esistono numerose associazioni per i diritti umani. Tuttavia le guerre, continuano
ad esistere e anche varie forme di schiavitù, spesso proprio presso quelle civiltà che dicono di volerle bandire ad ogni costo.

Alle guerre militari si sono sostituite le guerre economiche, alla schiavitù di un tempo si sono sostituite le schiavitù del lavoro sottopagate o peggio della disoccupazione. Fame e sete inducono i popoli alla resa anche se i tempi son lunghi. Così facevano i romani. Si tagliano i viveri e i popoli si arrendono, ci vuole tempo ma gli obiettivi si raggiungono.

Forse l’Italia, come anche molti altri paesi, si trova sotto assedio economico? Solo una riflessione, ovviamente, che non arriva a dignità di ipotesi ma ad altre possibili congetture.

Tralasciando l’abolizione del ministero del tesoro, che gestiva le riserve auree dello Stato Italiano, e la trasformazione della banca d’Italia, oggi ridotta a controllore del nulla, essendo quasi tutte le banche oramai non Italiane, e tutti i vari scandali ad essa legati, si è avuta una costante progressione nello stato di “assedio”. Ripetiamo che non stiamo formulando strane ipotesi, ma solo ravvisando similitudini tra la situazione che gli italiani stanno attualmente vivendo ed altre appartenenti al passato, anche se per cause diverse. Di certo la nostra economia sta morendo ed il virus sta accelerando il processo. Gli italiani sono spesso costretti a chiudere le proprie attività, perdono il lavoro, non riescono ad arrivare alla fine del mese. Un altro lockdown sarebbe per l’Italia un colpo terribile, probabilmente letale.

Altri stati hanno tra l’altro messo in protezione le proprie aziende strategiche, magari nazionalizzandole, e non statalizzandole, mentre l’Italia è stata costretta a cedere, spesso a basso costo, le proprie più importanti industrie e attività. Ciò è avvenuto il tutti i settori, dalle banche a gli alimentari, dall’acciaio all’automobile, dalle confetture alle
aziende energetiche e così via. Dagli anni 70 ad oggi, migliaia di aziende hanno lasciato vuoti i propri capannoni industriali.

Ma lasciare vuoti i capannoni significa, disoccupazione che cresce, assistenzialismo che aumenta, perdita di dignità e aumento della schiavitù, sapientemente gestita dalle mafie che sono evolute, e dalla
corruzione che trova sempre più spazio in una società che collassa.
Tuttavia, girano ancora troppi soldi, il popolo vuol sopravvivere e si organizza anche con lavori in nero, favorendo sempre più le mafie, ma son trascorsi troppi anni di assedio e bisogna accelerare. Il rimedio si trova: si aumentano le tasse, lasciando poco o nulla nelle tasche dei lavoratori, frenando i consumi e costringendo chi ne ha la possibilità ad un secondo lavoro, magari sottopagato ed in nero, incolpandolo per di più di frodare lo stato perché in nero non si pagano le tasse.

Ma l’italiano resiste, si sacrifica e, continua a trovare il cibo e l’acqua, anche se non lo produce più direttamente, aumentando così i debiti, ma almeno riesce a sfamarsi. Ancora una volta, l’ordine dall’alto di togliere la moneta cartacea, in modo tale da controllarne la provenienza per i comuni cittadini, in favore della moneta elettronica.

Nel mentre la società impazzisce. Senza valori solidi a cui aggrapparsi, agisce in maniera schizofrenica e perde la bussola.


Ma gli Italiani hanno ancora troppi soldi e troppi risparmi, e poiché lo stato è fortemente indebitato, qualcuno ambirebbe forse e suggerirebbe di prelevare forzosamente il denaro dai conti correnti degli italiani.


Ma ecco il “cavallo di Troia” che distoglie l’attenzione del popolo dall’assedio monetario e neutralizza le “cassandre”.

A causa del virus si deve stare a casa, non uscire, non lavorare.
Non ti muovere, altrimenti multe salate: 400 euro, pesante per uno stipendio già in sofferenza di circa 800 euro, è per molti
una cifra enorme, e crea panico. Chi potrebbe beneficiare dell’assedio a cui è costretto a sottostare il popolo italiano come anche molti altri? Ai posteri l’ardua sentenza.



Ettore Lembo

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