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Il film d’autore stasera in TV: “Mediterraneo” mercoledì 18 novembre 2020

film Mediterraneo

Il film d’autore stasera in TV: “Mediterraneo” mercoledì 18 novembre 2020 alle 21 su Iris (Canale 22)

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Mediterraneo è un film del 1991, diretto da Gabriele Salvatores, con Diego AbatantuonoClaudio Bigagli, Vana Barba e Giuseppe Cederna, ispirato e liberamente tratto dal romanzo Sagapò di Renzo Biasion, edito da Einaudi.

La pellicola ha vinto il premio Oscar per il miglior film straniero nel 1992.

Nel giugno 1941, otto militari italiani sbarcano su una piccola isola dell’Egeo, con il compito di stabilirvi un presidio italiano. L’isola appare deserta in quanto è stata parzialmente abbandonata dalla popolazione greca dopo aver subito la precedente sanguinosa occupazione tedesca. I soldati, comandati dal tenente Montini, un insegnante di latino e greco al ginnasio appassionato di pittura, si rivelano assolutamente inadatti all’attività militare e presto, sfruttando l’isolamento geografico, l’impossibilità di comunicare con il comando dovuta alla radio in avaria e l’apparente solitudine dell’isola, incominciano tutti a dedicarsi ad attività del tutto estranee alla guerra, compreso il sergente maggiore Lorusso, l’unico di loro che aveva già combattuto seriamente e si era guadagnato il grado nella campagna d’Africa.

La popolazione presente sull’isola, composta esclusivamente da donne, vecchi, bambini e da un prete ortodosso, sfuggiti alla deportazione che i tedeschi avevano inflitto ai maschi adulti, ricompare all’improvviso uscendo dai nascondigli nei quali si era rifugiata nel corso dello sbarco degli italiani. Gli isolani hanno avuto modo di osservare quegli estemporanei soldati e hanno compreso che sono ben diversi dai tedeschi, che stavolta per loro non ci sono pericoli e che si può tentare una collaborazione. L’isola si rianima di un’umanità nuova, con la quale il gruppo di soldati stringe diverse forme di legame e di sodalizio.

Approda ll’isola un giorno il turco Aziz. La sera stessa, offre agli italiani il fumo dell’oblio. Durante la notte, approfittando dei postumi della festa, Aziz ruba armi, soldi ed orologi ai militari. Con la metafora del furto degli orologi, e la radio inutilizzabile, per i militari italiani la vita scorre tranquilla, animata solo dalle vicende personali e dagli attriti che si consumano intorno alla bella Vassilissa, la prostituta dell’isola, che si pone al servizio del plotone intero, ma della quale finisce per innamorarsi profondamente l’attendente Farina, soldato impacciato con la passione per la letteratura e la poesia, che finisce col rivendicare il suo sentimento verso la ragazza e farla diventare la sua fidanzata, sparando addirittura contro i compagni che cercano di discutere. Inoltre il prete chiede al tenente Montini di restaurare gli affreschi della chiesa sfruttando le sue abilità pittoriche, mentre Farina sposa Vassilissa.

Un giorno, tre anni dopo lo sbarco dei soldati, un aereo da ricognizione italiano è costretto a compiere un atterraggio d’emergenza sull’isola. Il pilota (interpretato da Antonio Catania), esterrefatto, comunica ai soldati ciò che è avvenuto negli ultimi tempi: la caduta del fascismo, la fondazione della RSI e l’armistizio con gli anglo-americani firmato dall’Italia. Per i soldati quindi si pone il problema del rientro in patria.

Tutti lasciano l’isola a malincuore a bordo di una motobarca inglese, eccetto Farina, che, per poter rimanere con Vassilissa, diserta nascondendosi in un barile di olive con la complicità di Lorusso, che finge di averlo cercato senza riuscire a trovarlo, e il soldato Noventa, che, preso da una irrefrenabile smania di tornare in Italia, aveva già abbandonato l’isola su una barca a remi.

Molti anni dopo, il professor Montini, ormai invecchiato, accetta l’invito di Farina a recarsi di nuovo sull’isola. Il turismo di massa ha ormai stravolto la piccola isola greca e il tenente, dopo avere reso omaggio alla tomba di Vassilissa, torna a trovare Farina. Accanto al suo ex-attendente, Montini trova a sorpresa il sergente Lorusso, che, deluso dell’Italia del dopoguerra, nella quale non si è affatto compiuto quel processo di rinnovamento in cui lui sperava fortemente, aveva scelto molti anni prima di tornare sull’isola e ricongiungersi a quel compagno d’armi dal quale un tempo sembravano dividerlo tante cose.

Il film è girato nella isola greca di Castelrosso (Megisti in lingua greca), posta a est di Rodi, nel Dodecaneso

RegiadiGabriele Salvatores

Con Diego AbatantuonoClaudio Bigagli, Vana Barba Giuseppe Cederna

Fonte: WIKIPEDIA