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Il film commedia stasera in TV: “Che bella giornata” sabato 21 novembre 2020

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Il film commedia stasera in TV: “Che bella giornata” sabato 21 novembre 2020 alle 21 su Iris (Canale 22) 

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Che bella giornata è un film del 2011 diretto da Gennaro Nunziante, interpretato dal comico Checco Zalone. Si tratta del secondo film che vede il comico pugliese recitare come protagonista, dopo Cado dalle nubi del 2009 e diretto sempre da Nunziante.

Checco Zalone è un ragazzo pugliese che si è trasferito da un trentennio al nord Italia con i genitori Anna e Nicola e lavora come buttafuori precario in una discoteca del suo paesino della Brianza. Avendo un forte desiderio di lavorare nel campo della sicurezza, Checco sogna di diventare un carabiniere, come suo zio materno Giuseppe Capobianco, ma per una serie di buffe circostanze viene respinto al colloquio di lavoro con il perfido colonnello Gismondo Mazzini per tre volte consecutive. Successivamente, grazie a una raccomandazione del cardinale Rosselli, arcivescovo di Milano, si ritrova a lavorare come addetto alla sicurezza del Duomo, facendo impressionare e preoccupare Mazzini, che si è reso conto che Checco è decisamente maldestro e inadatto a svolgere un compito del genere.

Qui, durante il lavoro non proprio svolto nel migliore dei modi, conosce Farah, una bella ragazza araba che si finge studentessa di architettura per avere accesso alla Madonnina, ai cui piedi medita in realtà di fare un attentato facendo detonare un ordigno esplosivo con l’aiuto del fratello Sufien e di altri due complici arabi, per vendicare l’uccisione della sua famiglia in un bombardamento della NATO durante la guerra al terrorismo in Arabia Saudita: Sufien incarica la sorella di fare amicizia con il guardiano Checco e di far azionare proprio a lui la bomba nascosta, senza che quest’ultimo lo sappia. Divenuto guardiano della Madonnina, Checco cade subito nel tranello di Farah, innamorandosene. Prova allora a cercare invano dei consigli dai suoi amici, il suo ex-collega buttafuori Giovanni (che nel frattempo è stato assunto come commesso in un supermercato) e la guida artistica del Duomo, Ivano, che sta per diventare sacerdote. I genitori, specialmente il padre Nicola, che lavora come cuoco dell’esercito italiano in Iraq e nelle trincee arabe, sono all’inizio contrari alla nuova frequentazione del figlio, ma poi capiscono che Farah è orfana sin da piccola ed è una brava persona e le danno tutto l’affetto possibile, in particolare durante un battesimo di famiglia celebrato in Puglia, in cui la nominano madrina del bambino battezzato. Checco però è perseguitato da tempo anche da un’altra ragazza, Maria, innamorata di lui ma non ricambiata.

Sufien, i due arabi e Farah vorrebbero volare a Londra e buttare giù anche il Big Ben con un terzo complice, ma Checco e la famiglia li invitano a una cena a base di cozze, che hanno effetti devastanti per lo stomaco dei due malcapitati: infatti, dopo essere andati in bagno per tutta la notte, all’alba decidono di rinunciare a entrambi gli attentati e tornano in Arabia Saudita. Intanto Gismondo tenta in tutti i modi di corrompere l’arcivescovo per far licenziare Zalone, mentre Ivano tenta di convincere il suo superiore a farlo rimanere. Tutto questo durerà poco, poiché un giorno Checco ruba la tela dell’estasi di Santa Teresa per permettere a Farah di fotografarla (lei diceva di doverla fotografare per i suoi studi, e nel museo era vietato fotografare) e viene licenziato, pena le conseguenze penali. Mazzini, felice, torna a Roma, dove non era mai riuscito ad andare a causa di Checco. Giovanni, tentando di aiutare Checco a fidanzarsi con Farah, si fidanza con Maria, allontanandola da Checco.

A questo punto Farah, innamoratasi di Checco senza farglielo capire e tornata a sorridere grazie all’affetto e all’allegria della famiglia del ragazzo, rifiuta di portare a termine il suo piano. Costretta a tornare in Arabia Saudita, consegna a Checco una valigia con un regalo, da aprire soltanto dopo la sua partenza: nella valigia però c’è solo un modellino della casa di Checco, che sotto nasconde il meccanismo di attivazione della bomba, che la ragazza ha spostato in un trullo in rovina di proprietà di Checco in Brianza (che il ragazzo aveva ereditato dal nonno pugliese e desiderava far demolire, ma non aveva il denaro necessario).

Alla fine Ivano diventa il parroco della chiesa nel paesino brianzolo di Checco e gli rivela di averlo raccomandato per un nuovo lavoro. Il colonnello Mazzini, trasferitosi a Roma, sviene nello scoprire il nuovo lavoro di Checco: è diventato la guardia del corpo personale di papa Benedetto XVI in Vaticano.

Regia di Gennaro Nunziante

Con Checco Zalone

Fonte: WIKIPEDIA