mercoledì, Aprile 24, 2024
Home > Anticipazioni TV > Il film d’autore stasera in TV: “L’isola dell’ingiustizia – Alcatraz” lunedì 23 novembre 2020

Il film d’autore stasera in TV: “L’isola dell’ingiustizia – Alcatraz” lunedì 23 novembre 2020

film alcatraz

Il film d’autore stasera in TV: “L’isola dell’ingiustizia – Alcatraz” lunedì 23 novembre 2020 alle 21 su Iris (Canale 22)

HenryYoungh.jpg

L’isola dell’ingiustizia – Alcatraz (Murder in the First) è un film del 1995 diretto da Marc Rocco con Christian Slater, Kevin Bacon e Gary Oldman.

La pellicola narra in maniera romanzata fatti realmente accaduti riguardanti il famoso penitenziario statunitense di Alcatraz, nella baia di San Francisco, a cavallo del 1940. Nel processo ad un carcerato accusato di aver ucciso un altro detenuto, si denunciò pubblicamente la brutalità dei trattamenti impartiti in quel carcere, con conseguenze che segnarono la storia dei penitenziari statunitensi.

Nel 1938 il giovane Henri Young viene incarcerato ad Alcatraz per aver rubato 5 dollari, rapinando un negozio che fungeva da ufficio postale. Nel carcere, diretto dal direttore James Humson e dal sadico condirettore Milton Glenn, a seguito di una tentata fuga, Young viene messo in isolamento nelle segrete sotterranee per tre anni, subendo varie torture. Uscito dal lunghissimo isolamento (per legge sarebbe potuto durare al massimo 19 giorni), uccide, di fronte a duecento testimoni, il detenuto Rufus McCain, che aveva fatto da spia sul suo tentativo di evasione.

Young finisce così sotto processo per omicidio e la sua sorte sembra già segnata, ma il giovane avvocato d’ufficio assegnatogli, il ventiquattrenne James Stamphill, imposta la sua difesa mettendo sotto accusa l’ideologia penale di Alcatraz e tutto il sistema carcerario americano, dando vita ad un caso di cronaca nazionale. L’accusa che egli muove all’ente è quella di rendere mentalmente insani i detenuti, avendo le prove che trentadue di essi, entrati sani, dopo pochi anni erano usciti da Alcatraz “con la camicia di forza”.

Il processo ha un’eco mediatica senza precedenti. Stamphill passa molto tempo con Young, riuscendo a rompere un muro di incomunicabilità. La vittoria sembra raggiunta: l’accusa di omicidio di primo grado dovrebbe far spazio a quella di omicidio preterintenzionale, evitando all’imputato la pena capitale. Ma alla vigilia della sentenza Young decide di dichiararsi colpevole e quindi morire in una camera a gas perché non regge all’idea di passare altri dieci anni ad Alcatraz, memore delle torture subite. Stamphill riesce faticosamente a convincerlo a deporre permettendo di mostrare alla giuria la sua prostrazione psichica conseguente allo stato di detenzione. Young è così condannato a soli tre anni per omicidio preterintenzionale e la giuria aggiunge alla sentenza una richiesta perché siano indagati i responsabili del penitenziario sui crimini contro l’umanità che il processo ha messo in luce.

Mentre Young viene portato via, Stamphill gli promette che avrebbe fatto ricorso in appello per ottenere il trasferimento da Alcatraz a un altro penitenziario; gli promette inoltre che gli sarebbe stato amico per sempre e che gli avrebbe fatto visita ogni volta che avrebbe potuto. Ma quella è l’ultima volta che i due si vedono: qualche tempo dopo Young viene trovato morto nella sua cella dove, sul pavimento, si legge la parola “vittoria” incisa con una pietra. Dopo il caso Young, la Corte suprema vieta la pratica delle celle di isolamento in tutti gli Stati Uniti.

Regia di Marc Rocco

Con: Christian Slater, Kevin Bacon e Gary Oldman

Fonte: WIKIPEDIA