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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Dostoevskij del 22 dicembre alle 15.40 su RAI 5: “I fratelli Karamazov – 2° parte”

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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Dostoevskij del 22 dicembre alle 15.40 su RAI 5: “I fratelli Karamazov 2° parte”

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I fratelli Karamazov è uno sceneggiato televisivo diretto da Sandro Bolchi con Corrado Pani, Carlo Simoni, Umberto Orsini e Lea Massari trasmesso dal Programma Nazionale della RAI nel 1969. Articolato in sette puntate, andò in onda dal 16 novembre al 28 dicembre di quell’anno.

La fiction era tratta dal romanzo omonimo ottocentesco – I fratelli Karamàzov, appunto – di Fëdor Dostoevskij. A curarne la riduzione televisiva e la relativa sceneggiatura fu chiamato lo scrittore e drammaturgo Diego Fabbri.[1]

Trama

Come nel romanzo originale, al centro della storia è la vicenda umana di una famiglia dilaniata dall’interesse materiale, appunto quella dei Karamazov (un padre, Fedor, e tre figli – Dmitri, Ivàn e Alksej – oltre ad un quarto naturale, Smerdjakov, avuto dal capostipite in seguito ad una relazione con una nota vagabonda della cittadina in cui si svolge la vicenda), capace di trasformarsi in un groviglio di vipere.

Critica

Il lungo sceneggiato diretto da Bolchi ebbe un successo sia in termini di audience (registrando una media di 15 milioni di spettatori a puntata, un record anche per l’epoca, quando ancora la concorrenza televisiva era limitata a due sole reti) che di critica. L’accoglienza fu talmente positiva che ebbe riflessi notevoli anche sulla diffusione del libro da cui la fiction era tratta, che divenne un best seller.

Negli anni 2000, in occasione della redistribuzione dell’opera in DVD ad opera di Fabbri Editori, il critico cinematografico e televisivo Maurizio Porro – ricordando l’importanza del contributo come delegato alla produzione del commediografo Aldo Nicolaj – ha scritto nelle note che accompagnano il supporto video:

«[I fratelli Karamàzov costituiscono] un grande spettacolo corale, uno di quelli per cui la tv di allora è giustamente oggi rimpianta giacché era capace di diffondere la cultura senza noia, anzi portando i grandi temi dostoevskjiani ad altezza di telespettatore […] Bolchi compie un lavoro da rabdomante intuendo le potenzialità di molti giovani attori che con lui fanno un deciso salto in alto nella loro carriera […] Come nel libro e così in tv, i caratteri sono molto ben delineati e contrapposti nelle loro ombre perenni fra Male e Bene […]»

Molto riuscite appaiono, secondo l’esegesi di Porro, le sequenze relative al lungo processo “in cui è imputato uno dei figli per l’uccisione del padre Fedor”“le due arringhe degli avvocati, pro e contro, sono due magnifici pezzi di teatro che Bolchi risolve con lo stile del cinema da tribunale”.

Seconda Parte

Dmitrij si apposta sotto casa del padre, anch’egli invaghito di Gruenka, convinto che la ragazza debba recarsi da lui. Durante l’appostamento parla con Ala e gli racconta della sua storia con Katerina, di come lui abbia sollevato il padre di lei da una difficile situazione economica con un forte prestito, gesto per il quale Katerina si era innamorata di lui. Dmitrij, che le aveva promesso di sposarla, non può più tener fede al suo impegno perché innamorato di Gruenka e incarica Ala di comunicarlo a Katerina. Dmitrij irrompe in casa del padre sicuro di aver visto Gruenka entrarvi, ma, non trovandola, ritorna nella sala comune, per poi avventarsi contro Fdor e lasciarlo a terra sanguinante. Ala si reca poi da Katerina Ivanovna per raccontarle della relazione di Dmitrij, ma la ragazza è convinta che tutto si aggiusterà, avendo anche parlato con Gruenka che le ha promesso di lasciar perdere Dmitrij visto che lei sta per sposare il suo primo fidanzato. Quando però Katerina invita la giovane usuraia, l’attegiamento di Gruenka cambia radicalmente.