martedì, Aprile 16, 2024
Home > Anticipazioni TV > Anticipazioni per “Buon compleanno Beethoven” del 28 gennaio alle 21.15 su Rai 5: Daniel Harding con l’Orchestra Rai

Anticipazioni per “Buon compleanno Beethoven” del 28 gennaio alle 21.15 su Rai 5: Daniel Harding con l’Orchestra Rai

compleanno beethoven
Anticipazioni per “Buon compleanno Beethoven” del 28 gennaio alle 21.15 su Rai 5: Daniel Harding con l’Orchestra Rai (none) Su Rai5 (canale 23) l’ottava e la quinta Sinfonia Ha segnato il culmine della settimana di festeggiamenti di Rai Cultura per il 250esimo compleanno di Ludwig van Beethoven il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Daniel Harding che Rai Cultura propone giovedì 28 gennaio alle 21.15 su Rai5. Daniel Harding torna sul podio della compagine Rai per proporre due tra le più amate sinfonie beethoveniane: la Quinta e l’Ottava. Nato nel 1975 a Oxford, Harding ha iniziato giovanissimo la carriera come assistente prima di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e poi di Claudio Abbado presso i Berliner Philharmoniker. Ha ricoperto incarichi presso l’Orchestre de Paris, la Mahler Chamber Orchestra, la London Symphony Orchestra e l’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese, ma è stato ospite di tutte le più prestigiose istituzioni musicali del mondo, dai Berliner e Wiener Philharmoniker al Festival di Salisburgo, al Teatro alla Scala. La serata si apre con la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93, che fu chiamata dal compositore «piccola Sinfonia», per la sua brevità e leggerezza. Fu composta con una rapidità insolita durante il 1811 e completata nell’estate dell’anno seguente a Teplitz, Karlsbad e Linz. Pausa di illuminata serenità in cui si placano le molte tempeste che agitavano lo spirito beethoveniano, l’opera segna un ritorno inatteso alla forma classica, più vicina ai modelli di Haydn e Mozart. Segua celebre Sinfonia n. 5 in do minore op. 67, che invece fu scritta fra il 1804 e il 1808. Nella sua aperta professione di eroismo, che raggiunge l’apice nella possente cellula ritmica iniziale definita «il destino che bussa alla porta», il brano lascia intravedere le vette in cui l’autore si avventurerà negli anni successivi.