Enrico Letta scioglie la riserva: “Mi candido alla guida del PD”
Enrico Letta ha sciolto la riserva, dando la propria disponibilità a candidarsi come segretario nazionale del Partito Democratico. In un video, pubblicato sui social, ha spiegato le motivazioni di questa decisione: “Lo faccio per amore della politica e passione per i valori democratici. Voglio ringraziare Nicola Zingaretti, mi lega a lui profonda amicizia e grande sintonia”. E ancora: “Io non cerco l’unanimità, io cerco la verità nei rapporti fra di noi per uscire dalla crisi e guardare lontano”.
Questo il commento dell’ex Segretario del PD e attuale governatore del Lazio Nicola Zingaretti: “Farò al meglio il presidente di Regione per dimostrare il buon governo di un nuovo centrosinistra, darò il mio contributo di idee alla vita del mio partito perché se mi sono dimesso l’ho fatto per aiutare, per amore del partito e dell’Italia. Se guardo alle scelte che si stanno facendo sono ancor più convinto di aver fatto bene: si chiude, mi auguro, la stagione delle polemiche e si apre la stagione di Pd protagonista, era quello che volevo. Letta segretario? Credo sia la persone giusta Se guiderà questo rinnovamento abbiamo raggiunto un grande obiettivo”.
La notizia della candidatura di Enrico Letta giunge quasi contemporaneamente a quella relativa all’uscita dal PD del sindaco di Milano, Beppe Sala, che passa con il Partito Verde Europeo.
“In passato – scrive su Facebook – molti hanno pensato che la questione ambientale fosse un capriccio, un tema di nicchia di quattro esaltati. Questa sottovalutazione ha creato i danni, devastanti, che sono sotto gli occhi di tutti. Ecco perché non c’è più tempo da perdere. Ecco perché è il momento di scelte di campo forti e coraggiose. Ecco perché ho firmato la Carta dei Valori del Partito Verde Europeo.
Lo faccio perché ho sempre condiviso il campo di valori che i verdi rappresentano, da quando sono il sindaco di Milano mi sono convinto sempre più che quegli stessi valori sono indispensabili alle città: non a caso ho a suo tempo creato l’assessorato alla transizione ecologica. Una visione ecologista e sostenibile della città aiuta a migliorare concretamente la vita dei cittadini. Lo faccio anche perché Milano sia sempre più centrale nello scenario internazionale. In Germania, in Francia e in tante grandi città europee i verdi sono protagonisti.
È tempo che quest’onda verde che impatta positivamente sulla salute, sul lavoro, sull’economia, sulla qualità della vita di tutti, arrivi finalmente anche qui da noi. E se parte da Milano, si diffonderà in tutta Italia. I milioni di giovani che sono scesi nelle piazze di tutto il mondo ce lo hanno urlato: “there is no planet B”, “non c’è un pianeta B”. Dobbiamo lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”.
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