Venezia, chiude l’Antica Carbonera: se ne va un’altra eccellenza italiana
VENEZIA – L’Antica Carbonera ha chiuso. “A malincuore – si legge sulla home del sito internet dedicato – dobbiamo dare questa triste comunicazione, figlia di questo momento difficilissimo! A breve vi faremo avere novità”.
“Un’altra eccellenza italiana – attacca la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni – costretta a chiudere i battenti. Dopo 127 anni Venezia dice addio alla storica trattoria “Antica Carbonera”. Purtroppo adottare misure esclusivamente restrittive porta a questo, servono ristori adeguati e un piano per riaprire in sicurezza. Non daremo tregua a questo Governo se non ci sarà un vero cambio di passo”.
L’Antica Carbonera è un ristorante storico di pesce di Venezia, creato nel 1773.
“Accogliamo – questa la presentazione presente sulla home del sito internet – i nostri clienti in un ambiente elegante pieno di dettagli e di buona cucina, tipica della nostra tradizione di Venezia. Il salone centrale è la vera chicca del ristorante: i tavoli e i separè sono quelli del grande yacht dell’arciduca Rodolfo d’ Asburgo figlio dell’imperatore Francesco Giuseppe, e ogni base è ricavata dall’albero dello tesso yacht.
Oggi siamo a tutti gli effetti uno dei migliori ristoranti di Venezia. Tra i ristoranti storici di Venezia, l’Antica Carbonera è uno di quelli che ha la storia più longeva e ricca di nota. La cucina del ristorante è l’esaltazione dei piatti della tradizione veneziana: Crudite’ di ostriche, Schie di laguna con polentina bianca, Granceola nel suo guscio, Spaghetti caserecci alle seppie nere, Maccheroncini con scampi alla busara, Scampi alla griglia, Frittura mista dell’adriatico. Ovviamente al menù di pesce aggiungiamo anche degli ottimi piatti di carne come per esempio il filetto di Bue”.
E così, dopo quasi 130 anni di storia, il ristorante storico di Venezia chiude definitivamente i battenti. Andrea Michielazzo e la moglie Barbara si sono trovati costretti a prendere questa difficile decisione perchè la crisi era iniziata con l’acqua alta del 2019. La pandemia ha poi inferto al locale il colpo definitivo. “Non so che farò domani”, ha dichiarato Andrea a La Repubblica.
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