Anticipazioni per “Quarta Repubblica” del 29 marzo alle 21.25 su Rete 4: ospite Gianluigi Paragone
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia sarà ospite stasera, lunedì 29 marzo, a “Quarta Repubblica” – il talk-show condotto da Nicola Porro, in prima serata su Retequattro – per un’analisi della situazione sanitaria, politica ed economica italiana dopo 14 mesi in stato di emergenza Covid.
Nel corso della serata, con il senatore ex M5S e ora leader di Italexit Gianluigi Paragone, il politologo Massimiliano Panarari e Daniele Capezzone, ampio spazio sarà dedicato alle tensioni interne al Movimento 5 Stelle, con alcuni suoi esponenti che non intendono rinunciare ai privilegi che alcuni anni fa avevano promesso di cancellare.
E ancora, con il Presidente della Commissione Antimafia della Regione Sicilia Claudio Fava, Alessandro Sallustri, Piero Sansonetti e Pietrangelo Buttafuoco, si torna a parlare dei problemi della giustizia: la trasmissione, attraverso interviste esclusive a protagonisti e vittime, racconterà il cosiddetto “sistema Montante”, dal nome dell’ex Presidente di Confindustria Sicilia che assunse l’incarico in nome della legalità e della lotta alla mafia e che venne poi condannato in primo grado – in attesa dell’esito del processo d’Appello, attualmente in corso – a 14 anni di reclusione per associazione per delinquere, corruzione e accesso abusivo al sistema informatico.
Inoltre, verrà proposta un’intervista all’ex Presidente della Camera Laura Boldrini (Pd) che risponde alle accuse della sua ex colf e di una ex assistente parlamentare, riportate martedì da “Il Fatto Quotidiano”.
Il “faccia a faccia” di questa settimana sarà tra Nicola Porro e Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
Tra gli ospiti della puntata anche: il Professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto di Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, il vicesegretario e deputato della Lega Lorenzo Fontana, Mario Giordano, Stefano Cappellini e suor Monia Anna Alfieri. Come sempre, nel corso della serata, i commenti di Gene Gnocchi e di Vittorio Sgarbi.
