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Cantina Lampato, orgoglio vinicolo abruzzese

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Cantina Lampato, orgoglio vinicolo abruzzese

PIANELLA – Oggi facciamo tappa a Pianella, in provincia di Pescara, per scoprire le attività della cantina Lampato, che ha fatto del perfetto connubio tra tecnologia e tradizione il suo valore portante.

Il nostro tour tra le eccellenze abruzzesi del comparto enogastronomico continua e oggi ci porta a Pianella, nel cuore dell’area vestina, dove troviamo l’azienda vinicola Lampato. A raccontarci la storia e le attività di questa importante realtà del territorio è il titolare Tommaso Lampato, raggiunto da noi per un’intervista telefonica.

La cantina Lampato è una realtà giovane, nata nel 2009 ma non certo immatura: l’attività di famiglia è in realtà ormai alla terza generazione di viticoltori. “Abbiamo una grande tradizione vitivinicola” ci racconta Tommaso “oggi trasformiamo tutte le uve prodotte dalle nostre aziende agricole e ci occupiamo personalmente anche della vendita, sul territorio in primis ma anche all’estero”.

Tommaso Lampato ci tiene a sottolineare come la sua azienda sia all’avanguardia per quanto riguarda le nuove tecnologie e offra una vastissima gamma di vitigni, che spazia dai precoci come il Moscato passando poi per lo Chardonnay, il Pinot Grigio e il Pecorino. Così come Trebbiano, Malvasia e naturalmente Montepulciano, vino simbolo d’Abruzzo che ricopre il 50% della superficie coltivata della Cantina Lampato.

Non solo vini fermi, comunque: la Cantina Lampato produce anche vini spumanti, come il Pecorino Spumante, il Rosé Spumante, il Moscato e il bianco frizzante.
Tante produzioni, dunque, per uno sguardo fisso al territorio “Non abbiamo mai perso di vista il rapporto con il territorio e soprattutto con la natura, siamo infatti certificati bio” ricorda Tommaso “teniamo molto a guardare alla natura e a valorizzare quello che il nostro territorio ha da offrire. Usiamo molta tecnologia, messa però sempre al servizio della tradizione: la usiamo per migliorare il prodotto e valorizzarlo, salvaguardando tutti i profumi che la nostra zona sa regalare”.

Il rapporto con il territorio è vitale e la gran parte della vendita viene rivolta agli abitanti della zona, in maniera diretta. Non mancano però clienti da fuori regione e anche dall’estero. “Abbiamo una vasta gamma di prodotti” ci racconta Tommaso “e questo ci dà la possibilità di accontentare una clientela variegata, riusciamo a intercettare tutti i gusti”.
L’obiettivo è ampliare la propria clientela puntando sulla grandissima qualità dei prodotti: “Partiamo dal territorio per farci conoscere pian piano anche da clienti nuovi” conclude Tommaso.

Uno stile, questo, che ha sicuramente pagato non solo in termini di riscontro da parte dell’utenza ma anche in termini di premi. “Per precisa scelta non partecipiamo a molte manifestazioni di questo tipo ma l’anno scorso abbiamo mandato tre vini al Vinitaly e siamo felici di essere stati premiati per tutti e tre” racconta Tommaso “Sicuramente una bella figura e una grande soddisfazione, avendo ottenuto con tutti e tre i prodotti un riconoscimento superiore ai 90 punti su 100”.

Come tutto il settore legato al turismo e alla ristorazione, anche la Cantina Lampato ha però subito il pesante contraccolpo della pandemia, che ha colpito con violenza tutti, rendendo faticosa e impervia la risalita. “Non nascondo che il Covid ci ha duramente coinvolti in prima persona, costringendoci a ridurre in parte la produzione. In generale, comunque, siamo riusciti a fronteggiare la situazione anche se, rivolgendoci al territorio e avendo una cantina di dimensioni importanti, l’e-commerce non è stato sufficiente a tamponare una situazione che, comunque, sta coinvolgendo tutti quanti” ci confida Tommaso “Mancando la convivialità, lo stare insieme, il nostro settore è il primo a risentirne”.

Sperando in una pronta ripresa del turismo il prima possibile, ci salutiamo con una nota ottimista: se dovesse scegliere il prodotto più rappresentativo della Cantina Lampato, quale sceglierebbe Tommaso? Lui non ha dubbi: “Sicuramente il 28 quintali, il nostro Montepulciano riserva sottozona dei Vestini, perché rappresenta appieno il nostro territorio e racchiude cinque anni di lavoro in campagna e in cantina, il che non è poco”.

Tratto da: http://discoveryabruzzomagazine.altervista.org/cantina-lampato-a-pianella-orgoglio-vinicolo-dabruzzo/

Vedi anche: https://www.la-notizia.net/2021/04/17/la-principessa-senza-scarpetta-di-pianella/