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Conte: “Coprifuoco duro ma necessario”. Ma qualche sindaco si ribella

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Conte: “Coprifuoco duro ma necessario”. Ma qualche sindaco si ribella

Così in un post pubblicato il 26 aprile sul proprio profilo Facebook l’ex premier Giuseppe Conte: “Da che parte stare? Dalla parte di chi soffia sul fuoco o dalla parte di chi prova a spegnere l’incendio?

Governare in tempi di pandemia è una responsabilità dura, durissima. Si è costretti a intervenire con misure limitative di alcune pur fondamentali libertà costituzionali, a chiedere grandi sacrifici ai propri connazionali. Posso garantirvi che si tratta di scelte difficili, anzi difficilissime. Ma la responsabilità di governo impone di tutelare la salute dei cittadini oltreché di preservare il tessuto economico e sociale.

E talvolta tutto questo si traduce in scelte a primo giudizio impopolari, poco adatte a chi in tempi di pandemia preferisce guardare alle tabelle dei consensi.

Una forza politica è libera di scegliere la via più comoda dell’opposizione, sperando di riuscire a intercettare il diffuso malcontento delle tante famiglie e imprese che stanno affrontando una durissima prova.

Oppure può decidere di condividere le responsabilità di governo, avendo così la possibilità, con i propri ministri, di sedere ai tavoli dove si formano le decisioni e orientare le scelte. Utilizzare la propria posizione per incassare onori e vantaggi, rifuggendo però oneri e responsabilità, è tanto facile quanto ingiusto e scorretto. Per rispetto dei nostri concittadini che soffrono abbiamo tutti il dovere di essere trasparenti: è intollerabile in piena pandemia fingere di essere all’opposizione per cavalcare il malcontento dei cittadini e al tempo stesso assestarsi comodamente al vertice di ministeri importanti e sedersi tra i banchi della maggioranza per lucrare vantaggi, per appuntarsi medaglie e piantare bandierine. Sia chiaro, nessuno qui esulta per un coprifuoco che dal periodo invernale si trascina alle ore 22. Si tratta di una forte limitazione alla libertà di circolazione, un sacrificio personale ed economico enorme per molti di noi.

È una misura che non può che essere transitoria. Confidiamo tutti che possa essere rivista il più presto possibile, non appena l’andamento della curva epidemiologica lo permetterà. Ma sempre sulla base dei dati scientifici, applicando i criteri di adeguatezza e di proporzionalità. Cosa faranno adesso i ministri leghisti? Si accoderanno ad apporre le proprie firme alla iniziativa propagandistica contro il coprifuoco lanciata ieri dal loro leader di partito, oppure si dissoceranno?

Immagino che tutti i cittadini vorrebbero idealmente firmare non solo contro il coprifuoco, ma contro tutte le limitazioni e le sofferenze che questa pandemia ci sta procurando. Ma forse, prima di tutto, i cittadini pretendono dai propri governanti trasparenza e correttezza. Bisogna scegliere da che parte stare: se da quella di chi soffia sul fuoco o da quella di chi si rimbocca le maniche per spegnere l’incendio”.

Com’è noto, dopo giorni e giorni di tensioni e polemiche fra le forze che sostengono il governo Draghi sulla contestatissima conferma del coprifuoco alle 22 fino a luglio, si è profilato finalmente un possibile accordo nelle aule parlamentari.

La maggioranza “impegna il governo a valutare a maggio, sulla base del quadro epidemiologico oltre che dell’avanzamento della campagna vaccinale, l’aggiornamento delle decisioni prese”, “anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento”, ovvero l’orario del coprifuoco. E’ il testo della riformulazione di un OdG sulle aperture condivisa dalla maggioranza alla Camera .

“La libertà vince – esulta il leader della Lega Matteo Salvini – !Grazie alla battaglia della Lega e grazie anche alle vostre preziose FIRME (che continuiamo a raccogliere, in questo momento siamo a 98.265, fantastico), il governo si impegna a rivedere già a maggio limiti, chiusure e divieti, a partire dal coprifuoco, se i dati continueranno a migliorare, come accade da giorni, con ricoverati e contagiati in netto calo.

Niente coprifuoco, chiusure e divieti a oltranza fino a giugno o addirittura luglio come voleva qualcuno. Io mi fido di voi, io mi fido degli Italiani”.

Delusa e amareggiata la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Bocciato l’odg di Fratelli d’Italia per abolire il coprifuoco. Surreale.”

Nel frattempo, in Abruzzo, un sindaco si dice pronto ad emettere apposita ordinanza per abolire il coprifuoco in città. Si tratta di Antonio Luciani, primo cittadino di Francavilla al Mare.

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