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Da lunedì 24 maggio tutta l’Italia sarà in zona gialla

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Da lunedì 24 maggio tutta l’Italia sarà in zona gialla

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 21 maggio 2021, ha firmato una nuova Ordinanza, che entrerà in vigore a partire da lunedì 24 maggio, che dispone il passaggio in area gialla per la Regione Valle d’Aosta.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire dal 24 maggio 2021 è la seguente:

  • zona rossa: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
  • zona arancione: (nessuna Regione e Provincia autonoma)
  • zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto
  • zona bianca: (nessuna Regione e Provincia autonoma)

“È il risultato – commenta Speranza – delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità”.

Secondo quanto riportato sul sito del ministero della Salute nel Monitoraggio settimanale – report 10 – 16 maggio 2021 – per la prima settimana la pressione sui servizi ospedalieri è in diminuzione e al di sotto della soglia critica in tutte le Regioni/PA.

“La stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio – si legge – calcolato sui casi sintomatici è stabilmente al di sotto della soglia epidemica.

Accelera la diminuzione dell’incidenza sull’intero territorio nazionale che si avvicina a valori che, attraverso l’attivazione di intense attività di tracciamento sistematico, consentirebbero una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

La ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede tuttavia di continuare a monitorare con attenzione la situazione e mantenere cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia”.

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