Messico, candidata sindaco uccisa nel corso di un comizio
Alma Barragan è stata uccisa nel corso di un comizio durante la sua campagna elettorale in qualità di candidato sindaco della città di Moroleon nello stato di Guanajuato, in Messico, tormentato dalla violenza.
Lo stesso giorno aveva pubblicato un video in diretta Facebook condividendo la sua esatta posizione, invitando gli elettori a parlare con lei.
Martedì mattina aveva infatti indicato dove si trovava dicendo: “Vi aspetto per parlare delle mie proposte”.
La sua morte porta a 34 il numero di candidati assassinati in vista delle elezioni del 6 giugno. Il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha dichiarato che l’omicidio è stato “senza dubbio” opera del lavoro delle bande criminali organizzate, che intendono così allontanare gli elettori dalle urne.
“Quando c’è molto astensionismo, le mafie dominano le elezioni”, ha detto.
Le bande della droga vorrebbero collocare candidati simpatizzanti in posti di alto profilo nei municipi e nei governi locali, in modo tale da riuscire ad estorcere denaro dai loro budget e operare senza interferenze da parte della polizia.
Alma Barragán è stata raggiunta da cinque pallottole. Un commando ha fatto irruzione durante l’incontro della campagna elettorale e portato a termine l’obiettivo.
Di questo si tratta e lo si capisce dai racconti dei testimoni. Il coordinatore del partito, Clemente Castañeda Hoeflich, ha raccolto le informazioni dei presenti: “Uomini armati hanno cercato esplicitamente la candidata sindaca e le hanno sparato a bruciapelo”, ferendo altre due persone. Castañeda ha chiesto alle autorità di indagare a fondo l’accaduto arrestando i responsabili dell’omicidio e, più in generale, di garantire la sicurezza delle manifestazioni elettorali “dopo questo brutale attacco”.
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