lunedì, Marzo 17, 2025
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Popsophia chiude con Jim Morrison: in piazza Battiato “batte” gli Azzurri

Popsophia

Popsophia chiude con Jim Morrison: in piazza Battiato “batte” gli Azzurri

Nonostante la concomitanza con la partita degli Europei di calcio Piazza del Popolo ha risposto in massa al richiamo di “Cucurucucu”. Finale col pubblico che balla e canta.

Chiude oggi il festival del contemporaneo: dalle 18.30 attesti Noemi Serracini, Simone Regazzoni, Cesare Catà, Carlo Massarini. La star del philoshow sarà Jim Morrison, un omaggio musicale della Factory e la scoperta delle radici culturali del “Re lucertola”, poeta del rock.

Ieri è stata la giornata più intensa della tre giorni pesarese con Popsophia: si è passati dalla commozione all’esplosione di gioia. Emozioni agli antipodi ma unite dal filo che Popsophia ha teso fra gli opposti. Il pomeriggio si è aperto con un pugno nello stomaco che ha tenuto con gli occhi lucidi e col fiato sospeso il pubblico. La testimonianza, emotivamente  fortissima di Fabio Cantelli, ex ospite di San Patrignano ed autore del libro da cui è stato tratto Sanpa. Con autenticità e straziante semplicità Cantelli ha descritto il suo arrivo nella comunità di Muccioli: “un rapimento” a tutti gli effetti che però gli ha salvato la vita: “qualcosa in me è scattato quando ero in quello stanzino. Ho sentito una stranissima quiete nei miei abissi oscuri  – ha raccontato Cantelli nel talk guidato dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli – Io so per certo che se non fossi stato lì recluso mi sarei ucciso. Mi sono visto da fuori, un essere gracili tutto ossa di 50 chili, e mi sono intenerito e mi sono preso cura di me”.

Una testimonianza durissima che però è servita per fare da ponte all’altra sponda dei Paradisi artificiali, tema del festival, quello delle droghe e delle dipendenze, della morte e della finitudine. Un ponte che ha condotto al secondo intervento del pomeriggio quello col tanatologo Davide Sisto che ha parlato del tabù dei tabù. La morte. E in particolare come viene immaginata, il paradiso artificiale di Upload, serie tv in cui si ipotozza che alla morte del corpo l’individuo possa decidere di fare un upload della propria memoria di vita vissuta ricreando un universo conosciuto ma artificialmente. O come nell’esperimento coreano dove una bambina morta a soli 7 anni viene ricreata “artificialmente” partendo da sue foto e video in vita e modellata sui movimenti di una coetanea reale. Attraverso un visore 3D la mamma può fare esperienza dell’ “incontro” impossibile.  E mentre le mani cercano di stringere l’aria l’interrogativo pone la domanda su cosa sia reale e cosa artificiale.

Da questo mood la serata vira verso una dimensione tutta corporea e spirituale al tempo stesso. La musica di Franco Battiato con le sue suggestioni esoteriche e le teorie del mistico  armeno Gurdjieff trasporta il pubblico  in un viaggio suggestivo. Nonostante la concomitanza con la partita degli Azzurri il pubblico ha risposto in massa scegliendo il philoshow. Grazie alle riflessioni dei Tlon Maura Gancitano e Andrea Colamedici lo spettacolo entra in profondità:  “a noi da piccoli in Sicilia dicevano che le canzoni di Battiato non significavano nulla. In realtà Battiato facendoci ballare ci dice che la nostra conoscenza del mondo è limitata, che è possibile andare oltre. Esplora una dimensione spirituale senza mortificare il corpo, anzi il ballo e i movimenti che anche  lui pratica sono quelli delle filosofie orientali, della mistica Sufi”. E come ipnotizzati dalle riflessioni e da quel “Cucurucucu” la serata si conclude in un rito collettivo di balli e danza. 

Questo il programma di oggi di Popsophia: alle 18..30 ROCK’N’SOUL, Musica e spiritualità con Noemi Serracini, a seguire alle 19 FILOSOFIA DELL’EBREZZA, Trascendenza nella Creta visionaria con Simone Regazzoni. Alle 21.30 gran finale con la filosofia di Jim Morrison nell’anniversario esatto della sua morte, avvenuta il 3 luglio di 50 anni fa. Intervengono Cesare Catà e Carlo Massarini assieme all’ensemble musicale Factory.

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