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Calcio: l’Europa e le aspirazioni delle italiane in gara

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Calcio: l’Europa e le aspirazioni delle italiane in gara

Le competizioni europee, oltre a riservare un fascino e un prestigio riconosciuti da tutti, offrono ai club che vi partecipano anche di aumentare i propri introiti. Più partite casalinghe infrasettimanali, e quindi anche più partite trasmesse in TV, si traducono in più sponsor e più premi UEFA. Per questa serie di motivi le squadre di tutta Europa si danno battaglia prima nei propri campionati per qualificarsi, e poi nelle varie kermesse durante le magiche notti europee della Champions e dell’Europa League. Da quest’anno a intrattenere i tifosi durante il turno infrasettimanale ci sarà per la prima volta nella storia del calcio europeo la Conference League, alla quale parteciperà la Roma di Josè Mourinho. Il portoghese fra l’altro è stato l’ultimo allenatore che ha vinto in Europa con una squadra italiana nel 2010. Analizziamo le aspirazioni delle italiane per questa stagione di coppe europee 2021-2022.

Champions League: Atalanta, Juventus, Inter e Milan impegnate. Allegri ci riprova

I siti di scommesse sportive italiane come Betway ci dicono al 25 giugno che lo scudetto sarà una corsa a due squadre, con la Juventus a inseguire l’Inter a quota 5,50. Pronostici questi che rispecchiano la realtà vista la passata stagione, che ha visto una straripante vittoria nerazzurra, un passaggio a vuoto della Juve e il contemporaneo ritorno ai piani alti del Milan, che è però sembrato un’eccezione. Ma l’obiettivo dichiarato da anni nell’ambiente bianconero è la Champions League, e i nove scudetti vinti negli ultimi dieci anni fanno pensare che non sarebbe un dramma restare un altro anno senza il titolo di campioni d’Italia, soprattutto alla luce del ritorno sulla panchina di Torino di uno che di Scudetti in bianconero ne ha vinti già cinque, ma a cui manca la vittoria della Champions sfiorata due volte. Parliamo di Max Allegri, che in bianconero da allenatore ha disputato e perso due finali di Champions nel 2015 e nel 2017, due ottimi punti da cui trarre stimolo. Gli farà compagnia CR7, idolo, personaggio social, uomo brand, modello e campione senza tempo che vuole scrivere un ennesimo record vincendo la Champions con la terza squadra diversa in carriera.

Il discorso per l’Inter di Simone Inzaghi è leggermente differente. Il tecnico piacentino ha lasciato un club, la Lazio, dove per cinque anni era stato praticamente una guida tecnica e spirituale di un gruppo per andare a integrarsi in una squadra che l’anno scorso ha vinto e che due anni fa era arrivata in finale di Europa League. Difficilmente Inzaghi riuscirà a fare bene sia in Europa che in Serie A, ma nulla è scritto. Sicuramente la società sa di aver preso Inzaghi per un progetto a lungo termine e non per vincere subito. Restando a Milano, sponda rossonera, ci si gode la qualificazione alla Champions che mancava da troppo e per tutto l’ambiente tornare ad ascoltare la musica della vecchia Coppa dei Campioni è già un sogno che si avvera. L’obiettivo difficile, ma non impossibile, del Milan è fare bene quanto la passata stagione, confermando la crescita dei molti talenti in rosa.

Analizzando invece ciò che potrebbe fare l’Atalanta sia in campionato che in Champions, le prospettive sono rosee: la squadra di Gasperini è capace di tutto. Non ci sarebbe da stupirsi se l’anno prossimo l’Atalanta lottasse per lo scudetto né se La Dea superasse nuovamente i gironi di Champions, risultato conseguito due volte su due partecipazioni.

Europa League e la new entry Conference League

L’Inter ci era andata vicinissima due anni fa, ma si era arresa 3-2 contro il Siviglia in una “folle” finale di Europa League, l’ennesima vinta dagli spagnoli. L’anno scorso invece la Roma di Fonseca aveva illuso tutti salvo poi cadere malamente nel doppio confronto contro il Manchester United, che aveva severamente mortificato le aspirazioni della Roma: 6-2 a Manchester e 3-2 per la Roma all’Olimpico. L’ultimo successo italiano in Europa risale alla stagione 2009-2010, quando l’Inter alzò la Champions League, mentre l’Europa League dopo il cambio di denominazione nel 2009 in cui venne abbandonato il nome Coppa UEFA non è mai stata vinta da un club italiano.

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Ci proverà il Napoli a arrivare in fondo, squadra che nella propria bacheca presenta una Coppa UEFA vinta con Maradona nel 1989, così come ci proverà la Lazio. Entrambe le squadre hanno cambiato allenatore: in Campania è arrivato il toscano Luciano Spalletti, mentre a Roma in casa Lazio siederà l’ex Napoli e Juve Maurizio Sarri.

Proprio Sarri è invece l’ultimo allenatore italiano ad aver vinto in Europa e l’unico allenatore italiano ad aver vinto l’Europa League.

Sarà quindi la Roma a essere impegnate nella nuova competizione UEFA, la Conference League, che vede la partecipazione di 32 squadre divise da otto gironi da quattro all’italiana. Mourinho è specialista di prime volte e potrebbe regalare la prima gioia in Europa ai tifosi giallorossi nella prima edizione di questa competizione.

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