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Anticipazioni per “Un Giorno in Pretura” del 10 luglio alle 00.15 su Rai 3: il caso del delitto in discoteca

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Anticipazioni per “Un Giorno in Pretura” con Roberta Petrelluzzi del 10 luglio alle 00.15 su Rai 3: il caso del delitto in discoteca

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Su Rai3 a Un giorno in Pretura con Roberta Petrelluzzi

A pochi metri dall’autostrada, non lontano dal mare, tra Santa Marinella e Ladispoli, c’è una discoteca dove si balla salsa e merengue. In una notte di gennaio, quattro colpi di pistola uccidono uno dei responsabili della sicurezza. Accusato dell’omicidio un uomo di 44 anni della zona con piccoli precedenti penali. È il caso al centro del nuovo appuntamento con “Un giorno in Pretura”, il programma di Roberta Petrelluzzi, in onda sabato 10 luglio alle 00.25 su Rai3.

Un giorno in pretura è un programma televisivo italiano di genere documentaristico-criminologico, in onda su Rai 3 dal 18 gennaio 1988. Ideata da Roberta Petrelluzzi, che ne è anche conduttrice e regista, insieme a Nini Perno. È la terza trasmissione più longeva della terza rete Rai dopo il TG3 e Geo. La trasmissione è l’evoluzione del programma In pretura, andato in onda sempre su Rai 3 dal 1985 al 1987.

La trasmissione è l’evoluzione del programma In Pretura, ideato e curato da Nini Perno e Celestino Spada con la collaborazione di Roberta Petrelluzzi, andato in onda per due edizioni, dal 20 novembre 1985 al 27 febbraio 1987, al mercoledì e successivamente al venerdì, alle 19:35 su Rai 3[1][2].

Nelle sue prime edizioni Un giorno in pretura, condotto da Roberta Petrelluzzi e Nini Perno, veniva trasmesso in prima serata ed era molto più incentrato sull’intrattenimento: a parte rari casi in cui trattava un processo per omicidio, la trasmissione prendeva prevalentemente in esame solo processi della cosiddetta giustizia «minore», quali casi di ubriachezza molesta, furti, ricettazioni, rapine, borseggi, risse, liti condominiali, favoreggiamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, sgarbi tra colleghi di lavoro, controversie legate ad un’eredità o a cause di separazione tra coniugi, guida in stato d’ebbrezza, oltraggi a pubblici ufficiali, possesso e spaccio di droga, atti osceni in luogo pubblico, violazioni di domicilio, il tutto per rendere più chiaro ai telespettatori il funzionamento e l’andamento della giustizia italiana. Il programma rientra in quel genere televisivo che negli anni Novanta prese il nome di Tv verità[3][4], che ricomprende Chi l’ha visto?Telefono gialloUltimo minutoForum.