mercoledì, Aprile 24, 2024
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Pescara, il giorno più brutto: brucia la pineta dannunziana

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Pescara, il giorno più brutto: brucia la pineta dannunziana

Quello di ieri è stato davvero un giorno difficile per Pescara. Si è combattuta una dura battaglia per difendere dalle fiamme lo scrigno naturale più prezioso, la Pineta dannunziana. Centinaia di uomini dei vigili del fuoco, carabinieri forestali, polizia di Stato, polizia municipale, protezione civile hanno dato tutto in una domenica con temperature sopra i 40 gradi e un vento di libeccio che è insidioso in ogni punto.

“Siamo a lavoro – si legge nella nota pubblicata ieri sulla pagina Facebook del Comune di Pescara – per arginare i focolai d’incendio che a più riprese, seppur già spenti, in pochi secondi riprendono vigore e aggrediscono anche aree di riserva integrale. Le zone più coinvolte sono la rotonda e le prime propaggini della collina di San Silvestro, l’area a valle di via Terra Vergine, Villaggio Alcione, fosso Vallelunga fino al Mare, colle Breccia, un tratto di via Scarfoglio, la parte retrostante la chiesa Stella Maris. Interessate anche alcune palme e ombrelloni dei lidi a sud, ma il cuore dell’emergenza è la pineta.

Alcune famiglie hanno lasciato le case per sicurezza. Due le abitazioni colpite, una di queste è andata distrutta. Confidiamo nella forza degli operatori, la situazione sta migliorando ma è necessario restare vigili. Il sindaco Carlo Masci sta seguendo da molte ore sul posto l’evolversi della situazione. Sono arrivati in via della Bonifica anche il Governatore Marco Marsilio e il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. A sera la situazione è in buona parte stata domata, anche grazie all’intervento di due elicotteri e dei canadair che dall’alto hanno rilasciato acqua sui roghi”.

“Ci sono stati numerosi focolai – ha dichiarato Masci – ora saranno gli inquirenti a dover chiarire se si sia trattato di fiamme di natura dolosa o colposa o dovute ad altre cause”.

Ma a bruciare non è solo Pescara: le fiamme si sono sviluppate anche sulla Costa dei Trabocchi e nel Teramano. Ed il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ritiene che non si tratti di una casualità.

“Abbiamo avuto come dire un attacco sistematico con decine di focolai in tre province. Ovviamente non è per niente casuale ed è inutile pensare che si tratti solo di casualità di natura. Quando accade questo nei giorni di maggior caldo e vento e in maniera così sistematica e scientifica in punti di difficile accesso con difficoltà per spegnere è chiaro che c’è quasi sempre la mano dell’uomo dietro e spero che le indagini e la magistratura e gli inquirenti facciano uno sforzo importante per assicurare alla giustizia questi delinquenti che mettono a rischio vite umane oltre a distruggere un patrimonio ambientale preziosissimo.

A Pescara è stata aggredita la Pineta Dannunziana e una delle nostre principali e pressione zone paesaggistiche. Ma non solo a Pescara danni visto che il sindaco ci ha detto che ci sono 50 persone da sistemare. Stato di calamità? Vedremo. Ora pensiamo a spegnere gli incendi”.

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