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Malumori nei 5stelle dopo la rinuncia al seggio a Roma per aiutare il PD

5stelle

Gualtieri smentisce l’accordo di desistenza con i 5stelle: vinceremo il seggio alle suppletive e poi le comunali per il Campidoglio

ROMA – Forti malumori nella base del pentastellati romani per la mancata candidatura del Movimento 5stelle alle suppletive nel collegio parlamentare di Roma Primavalle che appare palesemente come un accordo di desistenza a sinistra per agevolare il canidato del Partito Democratico.

Fino a ieri sera i pentastellati locali si aspettavano che ci sarebbe stato un candidato per il seggio in Parlamento lasciato libero dalla 5 stelle Emanuela Del Re ma l’inarrestabile trasformazione degli ex grillini da movimento di rottura con i partiti tradizionali a soggetto politico votato all’accordo a tutti i costi sta portando ad una autentica mutazione genetica che scontenta sempre di più i militanti della prima ora sconcertati dal passaggio da sostenitori assoluta della democrazia diretta ad aspiranti professionisti della politica.

Nel frattempo l’ex ministro Gualtieri candidato al Campidoglio si affretta a smentire l’ipotesi di scambio con i pentastellati fra suppletive e comunali affermando che il Partito Democratico vincerà in entrambe le competizioni elettorali, avversari politici permettendo ovviamente.

Il Movimento 5 Stelle, reso graficamente anche come MoVimento 5 Stelle e noto con l’acronimo M5S, è un partito politico italiano[19] fondato a Milano il 4 ottobre 2009[20] dal comico e attivista politico Beppe Grillo e dall’imprenditore del web Gianroberto Casaleggio[21] sulla scia dell’esperienza del movimento Amici di Beppe Grillo, attivo dal 2005, e delle liste civiche a Cinque Stelle, presentate per la prima volta alle elezioni amministrative del 2009. In base all’atto costitutivo dell’associazione “Movimento 5 Stelle“, registrato il 18 dicembre 2012 (in vista delle elezioni politiche del 2013),[22] a Beppe Grillo competevano la presidenza e la rappresentanza legale.[22][23] Tramite il blog e gli spettacoli di Grillo e attraverso il sito web del Movimento, venivano veicolate e promosse le riflessioni sulle iniziative politiche con l’ambizione di stimolare metodi di democrazia diretta, contrapposta alla democrazia rappresentativa, con una forte componente antipartitocratica.[24] In occasione delle elezioni politiche del 2018, la rappresentanza legale viene trasferita al “capo politico”, mentre Grillo rimaneva “garante” del Movimento; la testata ufficiale diventa “Il Blog delle Stelle”, mentre il blog di Grillo si “slega” maggiormente dal Movimento.

Le cinque stelle richiamate nel nome originariamente rappresentavano tematiche relative ad acqua pubblica, ambientemobilità sostenibilesviluppo e connettività,[25] poi modificate in acquaambientetrasporticonnettività e sviluppo[26] e successivamente in beni comuniecologia integrale, giustizia socialeinnovazione tecnologica ed economia ecosociale di mercato.[4]

Il Movimento 5 Stelle vede e promuove se stesso come organizzazione né di destra né di sinistra e post-ideologico[27] e non si definisce un partito,[28] preferendo locuzioni come “libera associazione di cittadini”,[29] “non associazione”[30] o “forza politica”.[31] I militanti sono usualmente definiti Cinque Stellepentastellati[32] o grillini,[33] sebbene essi ritengano quest’ultima definizione riduttiva o volutamente distorsiva, preferendo invece quella di attivisti 5 Stelle.[31] Ideologicamente e organizzativamente, il Movimento è stato paragonato ai Partiti Pirata nord-europei, al Movimento Occupy e agli Indignados spagnoli.[21]

Nel Parlamento europeo ha aderito, fino al 2019, al gruppo politico euroscettico di destra[34][35] dell’Europa della Libertà e della Democrazia Diretta, che ha contribuito a fondare insieme ad altre forze politiche nel 2014.

Roberto Gualtieri (Roma19 luglio 1966) è un politicostorico e accademico italiano.

Dal 7 giugno 2009 al 5 settembre 2019 è stato deputato europeo del Partito Democratico[1], presiedendo la Commissione per i problemi economici e monetari dal 2014 sino alla sua nomina a ministro[2].

È stato ministro dell’economia e delle finanze dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 ed è stato eletto deputato il 1º marzo 2020 in occasione delle elezioni suppletive convocate al fine di colmare il seggio lasciato vacante da Paolo Gentiloni dopo la sua nomina a commissario europeo.