giovedì, Aprile 25, 2024
Home > Anticipazioni TV > Anticipazioni per il Grande Teatro di Aldo De Benedetti in TV del 27 settembre alle 15.40 su Rai 5: “Buonanotte, Patrizia!”

Anticipazioni per il Grande Teatro di Aldo De Benedetti in TV del 27 settembre alle 15.40 su Rai 5: “Buonanotte, Patrizia!”

buonanotte patrizia

Anticipazioni per il Grande Teatro di Aldo De Benedetti in TV del 27 settembre alle 15.40 su Rai 5: “Buonanotte, Patrizia!”

Buonanotte Patrizia - Aldo De Benedetti - YouTube

Per il Grande Teatro in TV in onda oggi lunedì 27 settembre alle 15.40 su Rai 5 la commedia “Buonanotte, Patrizia!”

Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa, avvenuta il 19 gennaio 1970, Rai Cultura dedica un ciclo di appuntamenti ad Aldo De Benedetti, autore di commedie brillanti e sceneggiatore di film del cosiddetto periodo dei telefoni bianchi. 

Adattamento televisivo e regia di Raffaele Meloni, la storia ruota intorno al ministro Lansen e alla sua ricerca dell’amante della moglie Patrizia. Lansen, uno dei ministri degli Esteri più importanti d’Europa, sorprende la moglie Patrizia in camera con un uomo, Alberto Alcantara, e sdegnato lo caccia. Il ministro però non sa che l’uomo non è l’amante della moglie, ma un semplice ladro, e che il vero amante è il generale americano Burton. 

Le scene sono di Antonio Locatelli, i costumi di Lalli Ramous. Con Martine Brochard (Patrizia lansen), Franco Graziosi (Gen. Burton), Gianni Agus (Ministro Lansen), Antonio Fattorini (Alberto), Pierluigi Pelitti (Segretario), Daniela Morelli (stenografa), Sergio Tadioli, Luciano Fino (Giornalisti), Angelo Botti (Fotografo), Claudia Poggiani (La signira Van Laer), Ennio Groggia (Ispettore).

Aldo De Benedetti (Roma13 agosto 1892 – Roma19 gennaio 1970) è stato un commediografo e sceneggiatore italiano.

Fu attivo dalla fine degli anni ’20 fino alla morte sia come autore di commedie leggere sia come sceneggiatore di film del cosiddetto periodo dei telefoni bianchi. Poiché era ebreo, dopo la promulgazione delle leggi razziali, il suo nome non poté più comparire nei titoli come autore delle sceneggiature o dei soggetti dei film. Per lo stesso motivo non poté far rappresentare commedie tra il 1938 e la fine della seconda guerra mondiale.

Si suicidò in tarda età per motivi mai chiariti.[1]

I suoi lavori teatrali più noti e rappresentati (non solo in Italia) sono: Due dozzine di rose scarlatte (scritto[2] per Vittorio De Sica e Giuditta Rissone) del 1936 e Gli ultimi cinque minuti del 1951.

Tutte le sue commedie furono pubblicate in volume per le Edizioni del Borghese a cura di Achille Fiocco e Alberto Perrini.