Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Dostoevskij del 4 ottobre alle 15.45 su Rai 5: “I fratelli Karamazov – 1° parte – Dmitrij e l’usuraia Grusenka”
Per lo spazio pomeridiano dedicato al teatro, dal 4 al 12 ottobre ogni pomeriggio Rai5 riproporrà lo storico sceneggiato degli anni Sessanta “I Fratelli Karamazov”, diretto da Sandro Bolchi e interpretato da Corrado Pani e Umberto Orsini.
Campione d’ascolti e protagonista di un grande successo di pubblico e di critica, lo sceneggiato tratto dal capolavoro di Dostoevskij ripercorre le tragiche vicende della famiglia Karamazov (il padre Fëdor e i figli Dmitri, Ivàn, Alksej e Smerdjakov) dilaniata da conflitti economici, morali e religiosi.
Lo sceneggiato ebbe successo sia in termini di ascolto (registrando una media di 15 milioni di spettatori a puntata, un record anche per l’epoca, quando ancora la concorrenza televisiva era limitata a due sole reti) che di critica. L’accoglienza fu talmente positiva che ebbe riflessi notevoli anche sulla diffusione del romanzo da cui la fiction era tratta, che divenne un best seller.
I fratelli Karamazov è uno sceneggiato televisivo diretto da Sandro Bolchi con Corrado Pani, Carlo Simoni, Umberto Orsini e Lea Massari trasmesso dal Programma Nazionale della RAI nel 1969. Articolato in sette puntate, andò in onda dal 16 novembre al 28 dicembre di quell’anno.
La fiction era tratta dal romanzo omonimo ottocentesco – I fratelli Karamàzov, appunto – di Fëdor Dostoevskij. A curarne la riduzione televisiva e la relativa sceneggiatura fu chiamato lo scrittore e drammaturgo Diego Fabbri.[1]
Trama
Come nel romanzo originale, al centro della storia è la vicenda umana di una famiglia dilaniata dall’interesse materiale, appunto quella dei Karamazov (un padre, Fedor, e tre figli – Dmitri, Ivàn e Alksej – oltre ad un quarto naturale, Smerdjakov, avuto dal capostipite in seguito ad una relazione con una nota vagabonda della cittadina in cui si svolge la vicenda), capace di trasformarsi in un groviglio di vipere.
Critica
Il lungo sceneggiato diretto da Bolchi ebbe un successo sia in termini di audience (registrando una media di 15 milioni di spettatori a puntata, un record anche per l’epoca, quando ancora la concorrenza televisiva era limitata a due sole reti) che di critica. L’accoglienza fu talmente positiva che ebbe riflessi notevoli anche sulla diffusione del libro da cui la fiction era tratta, che divenne un best seller.
Negli anni 2000, in occasione della redistribuzione dell’opera in DVD ad opera di Fabbri Editori, il critico cinematografico e televisivo Maurizio Porro – ricordando l’importanza del contributo come delegato alla produzione del commediografo Aldo Nicolaj – ha scritto nelle note che accompagnano il supporto video:
«[I fratelli Karamàzov costituiscono] un grande spettacolo corale, uno di quelli per cui la tv di allora è giustamente oggi rimpianta giacché era capace di diffondere la cultura senza noia, anzi portando i grandi temi dostoevskjiani ad altezza di telespettatore […] Bolchi compie un lavoro da rabdomante intuendo le potenzialità di molti giovani attori che con lui fanno un deciso salto in alto nella loro carriera […] Come nel libro e così in tv, i caratteri sono molto ben delineati e contrapposti nelle loro ombre perenni fra Male e Bene […]» |
Molto riuscite appaiono, secondo l’esegesi di Porro, le sequenze relative al lungo processo “in cui è imputato uno dei figli per l’uccisione del padre Fedor”: “le due arringhe degli avvocati, pro e contro, sono due magnifici pezzi di teatro che Bolchi risolve con lo stile del cinema da tribunale”.
Prima Parte – Dmitrij e l’usuraia Grusenka
Dmitrij si reca a casa della giovane usuraia Gruenka per via di dei debiti contratti dal padre, ma fra i due nasce un’attrazione che sfocia in una vera e propria relazione, nonostante Dmitrij sia fidanzato con Katerina Ivanovna. La cambiale firmata da Dmitrij è un anticipo sull’eredità lasciatagli dalla madre e della quale si è impossessato suo padre Fdor, causando una rottura col figlio. Durante un festa cui partecipa anche Smerdjakov, figlio illegittimo di Fdor tenuto in casa come servo, gli altri figli Ala e Ivan invitano il padre a risolvere la situazione con Dmitrij: a tal fine, Fdor interpella Padre Zosima, guida spirituale di Ala, affermando di fidarsene ciecamente. Katerina Ivanovna, nel frattempo , viene a conoscenza del tradimento, ma non se ne cura e affida al fidanzato tremila rubli da consegnare alla sorella, che Dmitrij prontamente spende con Gruenka. Padre Zosima presagisce gli eventi tragici che si abbatteranno sulla famiglia Karamazov, in particolare su Dmitrij, e invita Ala ad abbandonare il convento per restare vicino al fratello.