Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Michele Serra del 12 dicembre alle 16 su Rai 5: “Father and Son“ con Claudio Bisio
Un monologo che, con toni oscillanti tra il tragico e il comico, radiografa senza pudori il rapporto padri-figli. Lo propone Claudio Bisio in “Father and Son” – ispirato a “Gli Sdraiati” di Michele Serra – che Rai Cultura ripropone domenica 12 dicembre alle 16 su Rai5.
La regia tv è di Giorgio Gallione.
Gli sdraiati è un romanzo dell’autore italiano Michele Serra pubblicato nel 2013.
Dal libro è stato tratto il film omonimo del 2017 diretto da Francesca Archibugi.
Il narratore della storia, un cinquantenne borghese di sinistra, padre separato, è preoccupato per la piega che sta prendendo la vita del figlio adolescente Stefano, che gli sembra sempre più indolente e apatico. Come estremo tentativo di recuperare un rapporto costruttivo con lui, vorrebbe che facessero insieme un’escursione al Colle della Nasca, un luogo significativo della sua gioventù.
Le conversazioni con le persone che hanno a che fare col figlio (gli amici, gli insegnanti, il tatuatore) lo lasciano sconcertato perché gli fanno percepire aspetti della personalità di Stefano che ignorava o che comunque fatica a comprendere.
Un giorno il figlio accetta finalmente di andare con lui al Colle della Nasca. Nella prima parte della salita il giovane arranca, poi il padre si distrae, perso nei suoi pensieri, e quando torna in sé si accorge che Stefano l’ha sopravanzato. Capisce allora che il figlio troverà la sua strada nel mondo e si sente sollevato.
Claudio Giuseppe Bisio (Novi Ligure, 19 marzo 1957) è un attore, conduttore televisivo, comico, cabarettista, doppiatore e umorista italiano.
Nato a Novi Ligure (AL), a 5 anni si trasferisce con la famiglia a Milano. Frequenta per due anni la Facoltà di Scienze agrarie dell’Università degli Studi di Milano per poi lasciare e conseguire nel 1981 il diploma presso la Civica scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano. Negli anni settanta, studente del Liceo Scientifico “Luigi Cremona” di Milano, fu attivista di Avanguardia Operaia, alternando l’impegno politico con la passione per il teatro e incominciando a recitare al Centro sociale Leoncavallo.[1] Rivelatosi molto bravo, la sua insegnante del Piccolo Teatro di Milano gli consigliò di giocare la carta della comicità.
I riferimenti artistici di Bisio, che resteranno nel tempo, sono tre: il gruppo del Teatro dell’Elfo facente capo a Paolo Rossi e a Gabriele Salvatores, che gli aprirà la strada alle prime apparizioni sul palcoscenico e sul piccolo e grande schermo (Bisio infatti apparirà nel 1990 nel videoclip della canzone “Megu Megùn” di Fabrizio De Andrè per la regia dello stesso Gabriele Salvatores); il palcoscenico dello Zelig, locale alternativo nella prima periferia nord milanese, che Bisio contribuirà nel tempo a rendere un luogo di culto (addirittura oramai quasi sinonimo di cabaret milanese, in una ideale staffetta col Derby degli anni settanta e ottanta), fino ai recenti spostamenti nel più ampio spazio del Teatro Tenda di Sesto San Giovanni e nel più comodo Teatro degli Arcimboldi; Sergio Conforti in arte Rocco Tanica, tastierista e compositore nonché co-leader del gruppo Elio e le Storie Tese, che lo aiuterà a coltivare una carriera parallela di cantante.