Il film omaggio a Monica Vitti stasera in TV: “Amore mio aiutami” mercoledì 2 febbraio 2022 alle 21.20 su La 7
Amore mio aiutami è un film italiano del 1969, diretto da Alberto Sordi ed interpretato da lui stesso insieme alla indimenticabile Monica Vitti.
Giovanni e Raffaella formano una coppia rodata da dieci anni di matrimonio, che va però in crisi allorché Raffaella si innamora di Valerio Mantovani, un piacente quarantenne conosciuto durante i concerti di musica da camera a cui lei assiste settimanalmente assieme alla madre. Raffaella, confidando sulla comprensione del marito, che si vanta da sempre per il suo essere moderno, aperto e razionale, chiede il suo aiuto per chiarire i suoi sentimenti e decidere se approfondire la relazione con la sua nuova fiamma (che peraltro è all’oscuro dei sentimenti della donna), o restare con suo marito che ritiene di amare ancora.
Giovanni, perdutamente innamorato della moglie, ma deciso a restare fedele ai suoi principi, decide di mostrare comprensione, ma intanto si adopera in tutti i modi per impedire che la moglie finisca nelle braccia del nuovo venuto. La situazione finisce per degenerare. Tra continui allontanamenti e riavvicinamenti, marito e moglie seguiranno un percorso che li porterà alla definitiva ed irreparabile rottura.
Personaggi
- Giovanni Machiavelli, direttore di banca, è un uomo apparentemente spregiudicato e moderno, ma innamorato della moglie ed è pronto a tutto pur di farla ragionare. Il cognome “Machiavelli” descrive pienamente il meccanismo “machiavellico” all’interno del quale si ritrova coinvolto il protagonista, ma sottolinea una beffarda evidenza: saranno proprio i suoi principi e le sue macchinazioni a consegnare involontariamente la moglie all’amante.
- Raffaella, la moglie, è una donna indecisa, succube della madre e profondamente capricciosa ed infantile. Ha tendenza a somatizzare i suoi problemi, tendenza che vive anche con un certo compiacimento. Presa dai suoi deliri non riesce a comprendere il male che può causare al marito o al figlio, finendo per distruggere irrimediabilmente il suo matrimonio per inseguire una relazione che in verità ha probabilmente fin troppo idealizzato e di cui infatti rimarrà delusa alla fine della pellicola.
- Roberto è l’unico figlio della coppia, di dieci anni di età. Non vive con i genitori ma in un collegio in un’altra città, e ha uno spazio sorprendentemente limitato nella vita del padre e della madre, che le poche volte che si riferiscono a lui lo citano semplicemente come “il bambino”. Appare come un “piccolo adulto”, serio, ragionevole e a tratti perfino cinico: alla proposta che Giovanni gli fa di tornare a casa (in realtà per ricattare affettivamente Raffaella e tenerla legata a sé), il bambino risponde di preferire il collegio.
Regia di Alberto Sordi
Con Alberto Sordi e Monica Vitti
Fonte: WIKIPEDIA