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Anticipazioni per “Guerra e Pace – II° parte” di Tolstoj del 20 febbraio alle 15.45 su Rai 5: dal Teatro Stabile dell’Umbria

guerra e pace

Anticipazioni per “Guerra e Pace – II° parte” di Tolstoj del 20 febbraio alle 15.45 su Rai 5: con la regia di Andrea Baracco e Letizia Russo dal Teatro Stabile dell’Umbria

Guerra e Pace riempie il teatro svuotato - Teatro e Critica

Si chiude con la trasposizione teatrale del secondo libro del romanzo di Lev Tolstoj lo spettacolo di Andrea Baracco e Letizia Russo “Guerra e Pace”, in onda domenica 20 febbraio alle 15.45 in prima visione su Rai 5, per il ciclo “Aspettando la rivoluzione”. Nel ruolo di Pierre Bezuchov, l’attore Stefano Fresi.

Dopo il successo de “Il maestro e Margherita”, Baracco e Russo affrontano il magico mondo di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale.

Con le scene e i costumi di Marta Crisolini Malatest e le musiche originali Giacomo Vezzani, lo spettacolo è una produzione Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli.

Guerra e pace (in russo: Война и мир?traslitteratoVojnà i mir, nell’ortografia originale pre-riformaВойна и миръ) è un romanzo storico di Lev Tolstoj.

Scritto tra il 1863 e il 1869 e pubblicato per la prima volta tra il 1865 e il 1869 sulla rivista Russkij Vestnik, riguarda principalmente la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, tra le guerre napoleoniche, la campagna napoleonica in Russia del 1812 e la fondazione delle prime società segrete russe. Tolstoj paragonava la sua opera alle grandi creazioni omeriche, e nella sua immensità Guerra e pace si potrebbe dire un romanzo infinito, nel senso che l’autore sembra essere riuscito a trovare la forma perfetta con cui descrivere in letteratura l’uomo nel tempo. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto sembra unire la forza della storicità e la precisione drammaturgica (persino di Napoleone si fa un ritratto indimenticabile) ad un potente e lucido sguardo metafisico che domina il grande flusso degli eventi, da quelli colossali, come la battaglia di Austerlitz e la battaglia di Borodino, a quelli più intimi.

Per la precisione con cui i diversissimi piani del racconto si innestano all’interno del grande disegno monologico e filosofico dell’autore, Guerra e pace potrebbe definirsi la più grande prova di epica moderna, e un vero e proprio “miracolo” espressivo e tecnico. Guerra e pace è considerato da molti critici un romanzo storico (tra i più importanti di tutte le letterature), in quanto offre un ampio affresco della nobiltà russa nel periodo napoleonico.

Rapportato al suo tempo, Guerra e pace proponeva un nuovo tipo di narrativa, in cui un gran numero di personaggi costituiva una trama in cui si dipanavano niente meno che i due capitali soggetti ricordati nel titolo, combinati con argomenti altrettanto vasti, quali gioventù, vecchiaia e matrimonio. Benché sia tuttora considerato un romanzo storico, esso infrangeva così tante convenzioni di tale genere, che molti critici coevi non ritenevano di potervelo annoverare.