Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Ignazio Buttitta del 23 febbraio alle 15.45 su Rai 5: “Farse siciliane” a cura di Belisario Randone

Per il Grande Teatro in TV di Ignazio Buttitta Rai Cultura propone le “Farse Siciliane” in onda su Rai 5 mercoledì 23 febbraio alle 15.45 nella versione a cura di Belisario Randone trasmessa dalla Rai nel settembre 1973.
Il brano teatrale in onda è la vastasata palermitana del settecento “Il Cortile degli Aragonesi” nella versione rielaborata da Ignazio Buttitta con la regia di Piero Panza e Belisario Randone e l’interpretazione di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Il cortile degli Aragonesi è una commedia teatrale in siciliano. È presentata come una vastasata in tre atti di autore ignoto. La versione più famosa è forse quella di Ignazio Buttitta, interpretata da Franco & Ciccio e trasmessa in televisione nel 1977. Una versione di Filippo La Porta è stata messa in scena nell’ottobre 2006 a Palermo.
Scritta nel Settecento, narra della vita del popolo di Palermo in quell’epoca, ed è inframezzata da poesia e musica, che si rifà totalmente alla tradizione rinascimentale siciliana.
Ignazio Buttitta (Bagheria, 19 settembre 1899 – Bagheria, 5 aprile 1997) è stato un poeta italiano.
Tra i poeti contemporanei che hanno scelto di esprimersi in siciliano, Buttitta è il più conosciuto, sia in Sicilia che nel resto d’Italia. La sua Opera traduce in versi un intero secolo di storia sociale, politica, intellettuale della Sicilia, esplicitamente impegnandosi e radicandosi nelle cause e nelle conseguenze del disagio economico delle classi subalterne. Buttitta ha vissuto in prima linea: le lotte contadine, le due guerre, l’antifascismo, la lotta contro la mafia e la classe politica post-bellica. Egli concepisce con chiarezza – e viveva con determinazione – la letteratura come visione che si fa ragione, coscienza dell’ascoltatore, del lettore; quindi, progetto da agire nella realtà.
Ignazio Buttitta nasce a Bagheria, provincia di Palermo, il 19 settembre 1899 da una famiglia di commercianti. Maschio di una coppia di gemelli, viene dato a balia e trascorre un’infanzia travagliata, di cui rimane eco nella sua poesia. Sin da ragazzo, conseguita la licenza elementare, lavora nella salumeria del padre. Nel 1917 è chiamato alle armi e con i ragazzi del 99 partecipa alla difesa del Piave.