giovedì, Marzo 28, 2024
Home > Anticipazioni TV > Anticipazioni per “Museo Pasolini” del 13 marzo alle 16.15 su Rai 5: la seconda parte con Ascanio Celestini

Anticipazioni per “Museo Pasolini” del 13 marzo alle 16.15 su Rai 5: la seconda parte con Ascanio Celestini

museo pasolini

Anticipazioni per “Museo Pasolini del 13 marzo alle 16.15 su Rai 5: la seconda parte con Ascanio Celestini

(none)

Eredità, testimonianza, archiviazione. Come ricordiamo le più importanti personalità della storia culturale contemporanea?

In occasione del centenario dalla nascita di Pierpaolo Pasolini, Ascanio Celestini sembra rispondere a questa domanda concentrandosi sulla sua figura.

La seconda parte di Museo Pasolini, in onda sabato 12 marzo alle 21.15 in prima visione su Rai 5, è il racconto di un museo immaginato attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicoanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che hanno conosciuto Pasolini. 

Pier Paolo Pasolini (Bologna5 marzo 1922 – Roma2 novembre 1975[1]) è stato un poetasceneggiatoreattoreregistascrittore e drammaturgo italiano. Culturalmente versatile[2], si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittoreromanzierelinguistatraduttore e saggista.

Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico[3].

«E io ritardatario sulla morte, in anticipo sulla vita vera, bevo l’incubo della luce come un vino smagliante.»
(Da Poesie mondane, n Poesia in forma di rosa (1961-64))

Pier Paolo Pasolini, primogenito dell’ufficiale di fanteria bolognese Carlo Alberto Pasolini e della maestra casarsese Susanna Colussi, nacque nel quartiere Santo Stefano di Bologna il 5 marzo 1922[4] in una foresteria militare, in via Borgonuovo 4, dove ora c’è una targa in marmo che lo ricorda.[5]

Suo nonno Argobasto, nato nel 1845, era imparentato al ramo secondario dei Pasolini dall’Onda, un’antica famiglia nobile ravennate[6][7][8][9]. Sia il nonno Argobasto che il padre Carlo Alberto erano amanti del gioco d’azzardo, passione che porterà la famiglia alla rovina economica[10].

A causa dei frequenti trasferimenti del padre, la famiglia, che da Bologna si era già trasferita a Parma, nel 1923 si trasferì a Conegliano e nel 1925 a Belluno, dove nacque il fratello Guido Alberto. A Belluno venne mandato all’asilo dalle suore, ma dopo pochi giorni si rifiutò di andarci e la famiglia acconsentì.[11] Nel 1927 i Pasolini furono nuovamente a Conegliano, dove Pier Paolo prima di compiere i sei anni venne iscritto alla prima elementare.Pier Paolo Pasolini e la madre

L’anno successivo traslocarono a Casarsa della Delizia, in Friuli, ospiti della casa materna, poiché il padre era agli arresti per alcuni debiti.[12] La madre, per far fronte alle difficoltà economiche, riprese l’insegnamento. Terminato il periodo di detenzione del padre, ripresero i trasferimenti a un ritmo quasi annuale. Fondamentali rimasero i soggiorni estivi a Casarsa.

«… vecchio borgo… grigio e immerso nella più sorda penombra di pioggia, popolato a stento da antiquate figure di contadini e intronato dal suono senza tempo della campana[13]»