martedì, Marzo 18, 2025
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Kuleba: “Più armi per fermare l’orrore in Ucraina”

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Kuleba afferma che l”Ucraina afferma di aver urgente bisogno di più armi dai suoi alleati occidentali per difendersi dalla Russia

Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha affermato che altre atrocità contro i civili come a Bucha potrebbero verificarsi se l’Ucraina non riceverà rapidamente più aiuti militari.

I ministri degli Esteri della Nato si sono riuniti oggi a Bruxelles: punto nodale gli aiuti militari all’Ucraina.

La Russia ha avvertito che “pompare armi in Ucraina” avrà un “effetto negativo” sui colloqui di pace.

“La mia agenda è molto semplice. Ha solo tre punti: armi, armi e armi”, ha detto Kuleba prima dell’ incontro con i ministri degli esteri della Nato.

Sebbene l’Ucraina non sia un membro della NATO, è sostenuta dall’alleanza e molti paesi della NATO stanno già fornendo armi.

“Più armi avremo e prima arriveranno in Ucraina, più vite umane saranno salvate, più città e villaggi non saranno distrutti e non ci saranno più altre Bucha”, ha affermato Kuleba.

Bucha è la città vicino a Kiev dove negli ultimi giorni sono emerse notizie di orribili violenze commesse dai soldati russi contro i residenti locali.

Kuleba ha aggiunto: “Penso che l’accordo offerto dagli ucraini sia giusto: ci date le armi, noi sacrifichiamo le nostre vite e la guerra rimarrà contenuta in Ucraina. Questo è tutto”.

A Mariupol i soldati russi hanno allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi e coprire le tracce dei crimini contro i civili. Lo riferisce il Comune di su Telegram, citato dall’agenzia di stampa ucraina Unian.

Secondo testimoni oculari l’esercito di Mosca avrebbe reclutato “terroristi locali” e di Donetsk in forze speciali per fare il “lavoro sporco”, ossia raccogliere e bruciare i corpi”. Ma la corsa agli orrori non è finita qui.

I russi hanno minato le case colpite dagli attacchi, prima di andarsene. Ma anche i corpi senza vita delle vittime della guerra. In poche parole, è vero che la Russia si sta ritirando dalle città del nord dell’Ucraina, ma sta lasciando dietro di sé una scia di sangue. Un orrore senza fine, tra i cadaveri schiacciati dai carri armati e minati, i civili uccisi senza pietà anche mentre cercano di procurarsi da mangiare (molti di loro sono morti di stenti). I “crematori mobili” sono solo l’ultima delle bestialità di quella che ogni giorno che passa si configura sempre più come l’avanzata dell’Inferno sulla terra.

Foto tratta dal profilo Facebook del presidente Ucraino Zelesky tra quelle scattate: Marcus Yam, Alex Lorie, Chris McGrath, Sergi Mykhalchuk, Bulent Kilic, Alexander Ermochenko, Aleksey Filippov, Felipe Dana, Efrem Lukatsky, Diego Herrera

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