Il Cremlino valuta l’idea di un nuovo assalto a Kiev
Nonostante non sia riuscito a prendere Kiev all’inizio della guerra, il Cremlino starebbe considerando un secondo assalto alla capitale ucraina, poiché le truppe russe sembrano essere sul punto di impadronirsi dell’intera regione del Donbas. Secondo alcune fonti, i progressi nell’est e le aspettative che Mosca possa vincere una guerra di logoramento contro Kiev e i suoi alleati occidentali hanno riacceso le speranze russe che una vittoria su vasta scala sia possibile in Ucraina prima della fine dell’anno.
Il minimo indispensabile per dichiarare la vittoria è il completo dominio della regione del Donbas, che le truppe russe hanno già quasi raggiunto. Secondo recenti stime, il governo ucraino manterrebbe il controllo solo del cinque per cento della regione di Luhansk e meno della metà della regione di Donetsk.
L’obiettivo massimo del Cremlino resta la presa di Kiev. La fiducia nella possibilità di raggiungere l’obiettivo si sarebbe diffusa non solo al Cremlino, ma anche all’interno della leadership di Russia Unita, il partito politico al governo del paese. Il segretario del Consiglio generale Andrey Turchak visita regolarmente il Donbas e ha persino innalzato la bandiera russa sull’edificio amministrativo in una piccola città della regione ucraina di Zaporizhzhia dopo che le truppe russe l’hanno presa.
E si starebbero ancora preparando i referendum che daranno alla Russia basi tecniche per annettere i territori occupati.
I leader militari russi si sarebbero apparentemente rassegnati al fatto che la capitale dell’Ucraina non possa essere “presa con pochi spargimenti di sangue”, il che significa che qualsiasi seconda offensiva avrebbe bisogno di più truppe.
I funzionari del Cremlino sarebbero scettici sul fatto che le nazioni occidentali possano proseguire con il loro massiccio sostegno finanziario e militare all’Ucraina se la guerra si trascinasse ancora a lungo.
Nel frattempo, la retorica ufficiale del Cremlino sugli obiettivi della Russia in Ucraina rimane vaga e aperta a interpretazioni. Il ministero della Difesa afferma ancora che l’obiettivo principale della “operazione militare speciale” è la “liberazione del Donbas”, sebbene le truppe russe si siano già trincerate oltre questi confini nelle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia.
Fonte: https://meduza.io/en/feature/2022/05/27/we-ll-grind-them-down-in-the-end
Foto di jacqueline macou da Pixabay
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