Indiana Jones ed il tesoro dell’Abbazia di Farfa – Rieti: trama di un film, forse, possibile. Trama -Cannavaccio-INDIANA JONES all’italiana
L’Abbazia di Farfa è stata per secoli, nello stesso momento, luogo di santità e di potere, di preghiera e di comando e quindi era molto ricca , per avere un ordine di grandezza dell’oro che , presumo , avesse accumulato ed accumulava in continuazione bisogna partire dai primi documenti che si hanno a disposizione e cioè dalla fine del 700 d.C. nell’alto medioevo. L’Abbazia incassa qualcosa come 10 MANCOSO D’ORO (MANCOSO o Mancuso. – Il Monneret, dimostrata insussistente la derivazione di questa voce da signo manus cusus, identifica il soldo d’oro mancuso col dinar islamitico; in arabo la voce manqūsh significa “inciso, coniato”. Il soldo d’oro mancuso è ricordato nei documenti italiani dal sec. VII all’XI; era uguale al soldo bizantino e valeva 30 denari d’argento.
Comunque, stabilito in modo incontrovertibile che l’Abbazia era ricchissima, bisogna ora concentrarsi nel periodo dell’anno 916 d.C., prima del fatidico anno 1000. I Saraceni avevano invaso tutta la Sabina con un preciso obiettivo :”L’ORO DI FARFA”. Come nelle migliori storie di avventura per salvare il TESORO FARFENSE dai Saraceni fu caricato dai monaci farfensi su dei carri ed usci dall’Abbazia, sin qui le notizie certe, ma dopo il buio e la leggenda.
Mentre Archipando da Rieti combatteva sotto le mura di Trebula, odierna MONTELEONE SABINO, e , dopo aspra battaglia, sconfisse i Saraceni, bisogna anche ricordare le varie scaramucce avvenute in varie località della Sabina che ancor oggi hanno Toponimi risalenti all’epoca delle lotte contro i Saraceni come ad esempio nel Borgo di Santa Lucia di Fiamignano si trova il Muro Saraceno, oppure l Castello di Cane Morto, Orvinio, che deriva da KAM condottiero Saraceno che fu sconfitto da Carlo Magno ecc. esempio la località Comune di Saracinesco, oppure Forno Saraceno ecc. Ma ora cerchiamo di immaginare e ricostruire il tragitto possibile dei carri che trasportavano l’oro.
Una delle ipotesi, molto affascinante , è quella che i carri, trainati dai muli, che trasportavano il tesoro abbiano percorso il fiume Riana diretti a Fossacesia Abbazia sita nelle Marche di proprietà di Farfa, ma per le enormi difficolta il Priore sembrerebbe che decise di nascondere il tesoro nei pressi delle Grotte Saracene di Poggio Nativo. Altra ipotesi interessante è che la carovana con il tesoro in realtà non trasportasse nulla, ma solo poche cose al fine di depistare i predatori saraceni. Una delle ipotesi più fantastiche è quella che vuole il tesoro, ricordiamolo molto consistente, nascosto sul monte Acuziano in una caverna il cui ingresso fu ostruito da massi e dalla vegetazione. Ancora oggi il Monte Acuziano viene descritto: come :” uno scrigno di tesori nascosti in bella vista”.
Come nelle migliori storie di pirati voi crederete che qualcuno abbia disegnato una mappa e poi un frate lo abbia ucciso? No, ma una delle ipotesi più intriganti sembrerebbe quella che l’ingresso della caverna si possa stabilire con il punto di convergenza degli occhi dei leoni, statue, che sono installate sulla facciata dell’Abbazia. Bellissima come idea, ma a mio avviso è il classico scherzo da prete. Pero ci fu chi ha ritenuto valida questa ipotesi e quindi furono messi due fari sopra i leoni, la notte , i fasci di luce si incrocino sul Monte Acuziano “ scrigno di tesori nascosti “ma non fu trovatol ‘ingresso della caverna che custodisce il tesoro di Farfa. A Montelibretti i vecchi raccontavano che una parte di tale tesoro detto di Farfa , fosse stato nascosto e mai piu’ trovato presso un castrum locale detto Santa Maria Spiga , tra l’altro sembrerebbe che il tesoro composto da :”un gallo una gallina e tanti pulcini d’oro . . “ Alcuni raccontavano che il tesoro fu invece trovato dai briganti Geremia e Fontana .
Ma anche altre e affascinanti ipotesi sono parte della leggenda del Tesoro dell’Abbazia di Farfa. Per gli INDIANA JONES la Caccia al Tesoro dell’Abbazia è ufficialmente aperta.
Articolo e foto di Franco Leggeri
I vecchi raccontavano che una parte di tale tesoro detto di Farfa , fosse stato nascosto e mai più trovato presso un castrum locale detto Santa Maria Spiga , tra l’altro era composto da un gallo una gallina e tanti pulcini d’oro . . Alcuni raccontavano che il tesoro fu invece trovato dai briganti Geremia e Fontana .
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