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Anticipazioni per le SS. Messe del 22 luglio su TV 2000: dalla Cattedrale Santa Maria Assunta di Cosenza

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Anticipazioni per le SS. Messe del 22 luglio su TV 2000: dalla Cattedrale Santa Maria Assunta di Cosenza

Venerdì 22 luglio alle 7, 8:30 e 19 su TV 2000 andranno in onda le SS. Messe quotidiane dalla Cattedrale Santa Maria Assunta di Cosenza.

Prosegue così l’impegno di TV 2000 nel seguire le celebrazioni officiate in questo periodo così difficile durante l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus in atto per l’avvio della Fase3 della normativa necessaria per salvare il sistema economico del Paese.

La trasmissione televisiva delle Sante Messe della giornata vuole avvicinare i sacramenti ai fedeli, consentendo a tutti di partecipare alla celebrazione, ed affiancandosi alle cerimonie liturgiche che sono riprese nelle parrocchie di tutta Italia pur con le misure di sicurezza tuttora necessarie.

Il duomo di Cosenza, anche noto col nome di cattedrale di Santa Maria Assunta, è il principale luogo di culto cattolico di Cosenzacattedrale dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.

Santuario della Vergine del Pilerio, si trova nel cuore del centro storico della città, in piazza Duomo, a 251 metri s.l.m., lungo corso Telesio. Costruita intorno alla seconda metà dell’XI secolo, dopo il terremoto del 1184, essa vanta, grazie alla sua storia quasi millenaria, più stili architettonici ma si caratterizza attualmente per le sue linee gotico-cistercensi e dai tratti florensi.

Il 12 ottobre 2011 è stata riconosciuta come patrimonio testimone di cultura di pace dall’UNESCO[1] grazie ad un lavoro sinergico tra il Club Unesco di Cosenza, la Cattedrale e l’ufficio per le Comunicazioni dell’Arcidiocesi.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha visitato la Cattedrale di Cosenza e venerato l’Icona della Madonna del Pilerio il 6 ottobre 1984[2].

L’attuale cattedrale sorge nello stesso luogo di una chiesa più antica, costruita nell’XI secolo e quasi completamente rasa al suolo da un terremoto nel 1184[3].

La costruzione del nuovo edificio iniziò qualche anno più tardi e terminò nel 1222. La ricostruzione del duomo venne affidata al vescovo Luca Campano, già monaco florense e segretario del servo di Dio Gioacchino da Fiore, appassionato di architettura, che nel frattempo era diventato anche arcivescovo della città bruzia. In quello stesso anno, il giorno 30 gennaio, la chiesa venne solennemente consacrata dal cardinale vescovo di Frascati Nicola de’ Chiaromonti, in qualità di delegato apostolico. La cerimonia avvenne alla presenza dell’imperatore Federico II di Svevia che per l’occasione volle far dono alla città della preziosissima Stauroteca, oggi custodita in città nel vicino museo diocesano.

Il 1748 segnò l’inizio di nuovi lavori di trasformazione che portarono la cattedrale ad essere ricoperta da sovrastrutture barocche che, oltre a nasconderne le originarie forme, provocarono la scomparsa di innumerevoli opere d’arte. Nel 1756, invece, venne costruita la nuova sacrestia. A completare l’opera di trasformazione si intervenne nella prima metà del XIX secolo con il rifacimento della facciata, all’epoca trasformata in un ibrido stile neogotico[4].

I lavori di restauro intrapresi già nel XIX secolo e finalmente portati a termine nel XX secolo dall’arcivescovo di Cosenza Aniello Calcara, furono finalizzati a ripristinare, sia all’esterno che all’interno dell’edificio, gli austeri connotati romanico-gotici che negli ultimi tre secoli la cattedrale sembrava irrimediabilmente aver perduto.

Il duomo presenta una facciata a salienti divisa in tre parti nello sviluppo trasversale della parte del basamento. Questa divisione corrisponde a quella interna, con quattro pilastri a separare tre portali, di cui uno, quello centrale, più grande. Sui portali si trovano altrettanti rosoni, di cui due di media grandezza ed un terzo, quello sul portale principale, più grande. Alla sommità più alta della facciata svetta una croce in ferro. L’ingresso alla chiesa è preceduto da una larga gradinata che collega il basamento alla omonima piazza[5].

A dominare inconfondibile il panorama del centro storico cosentino, si innalza sulla cattedrale il neogotico tiburio, realizzato a copertura della cupola che sovrasta l’altare maggiore e visibile dai colli circostanti in sequenza prospettica con la tozza torre campanaria. La struttura, realizzata alla fine dell’XIX sec. dall’architetto Giuseppe Pisanti, è parte integrante degli interventi di ripristino, all’interno, dell’originario aspetto duecentesco dei transetti e dell’area absidale. messe

Foto interna: https://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Cosenza#/media/File:La_Cappella_del_Pilerio.jpg

Foto esterna: https://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Cosenza#/media/File:Facciata_del_Duomo_di_Cosenza