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Biden: eliminato a Kabul il capo di Al Qaida, giustizia è fatta

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Biden: eliminato a Kabul il capo di Al Qaida, giustizia è fatta

Il Presidente Joe Biden ha annunciato che le forze armate americane stanotte hanno inferto un durissimo colpo ad Al Qaida, eliminando il capo di Al Qaida Al-Zawahri con l’ausilio di un drone da combattimento che ha colpito l’obiettivo affacciatosi ad un balcone dell’appartamento da lui occupato nel centro di Kabul.

Ucciso dalla Cia il capo di Al Qaida

Stamattina infatti si è diffusa la notizia dell’eliminazione a Kabul da parte di un drone statunitense del capo di Al Qaida Al-Zawahri.

“Gustizia è fatta. Le famiglie delle vittime dell’11 settembre possono voltare pagina”. Così il presidente degli Stati Uniti Biden che in serata ha parlato alla nazione della prima operazione della Cia in Afghanistan dall’uscita dal Paese un anno fa.

I Talebani hanno condannato l’operazione,a loro avviso in contrasto con gli accordi di Doha. Al-Zawahri aveva assunto le redini dell’organizzazione terroristica nel 2011 dopo l’uccisione di Osama Bin Laden.

Afghanistan nel caos: attentato kamikaze a ospedale di Kabul, 23 morti

Caduta di Kabul (2021) - Wikipedia

Prosegue ininterrotta a Kabul la lunga scia di sangue che sta caratterizzando il nuovo Emirato islamico governato dai talebani in Afghanistan.

Stamattina infatti almeno due esplosioni e colpi di arma da fuoco sono stati avvertiti nei pressi dell’ospedale militare di Kabul. Almeno 23 morti e 50 feriti, riferisce il ministero della Salute afghano, Ad attaccare l’ospedale un kamikaze in moto, che si è fatto esplodere all’ingresso della struttura. Con lui diversi uomini armati, tutti eliminati dalle forze di sicurezza durante uno scontro.

Afghanistan, orrore senza fine: 41 morti in moschea sciita di Kandahar

Kandahar - Wikipedia

Prosegue la scia di terrore e sangue nell’Afghanistan governato dal nuovo emirato dei talebani.

Dopo i quasi cento morti provocati la settimana scorsa dal kamikaze di Kunduz stavolta il terrorismo ha colpito a Kandahar.

Ieri infatti 41 vittime sono cadute oltre ai 70 feriti registrati in una moschea sciita della città afgana – anche stavolta probabilmente per mano dell’ISIS-Khorasan – a seguito di colpi di arma da fuoco e di almeno 3 esplosioni verificatesi nel luogo di culto.

Si è trattato anche stavolta di un nuovo attacco lamikaze poi oggetto delle prime rivendicazioni dei miliziani dell’ISIS-K sempre più lanciato all’attacco contro il nuovo regime dei talebani.

Orrore in Afghanistan: almeno 80 le vittime di un kamikaze in moschea

Orrore senza fine in Afghanistan nonostante il nuovo governo dei talebani che avevano promesso di riportare pace e ordine nel Paese. come dimostrano purtroppo gli oltre 80 morti per l’esplosione di un kamikaze in una moschea di Kunduz, con ogni probabilità vittime di un attentato del gruppo Khorasan dell’ISIS che sta trascinando di nuovo il Paese nella spirale di una guerra civile.

Infatti l’ISIS-K ormai insediatosi nelle città afghane continua a non dare tregua agli studenti coranici, rei di avere intavolato trattative di pace con gli odiati Americani in Qatar e perciò considerati corrotti e non sufficientementi duri nei confronti degli occidentali.

E questo nuovo attentato segue a distanza di pochi giorni il precedente attacco kamikaze che aveva visto almeno 80 persone succise e 100 ferite, a Kunduz, nell’esplosione che si è verificata in una moschea sciita della città dell’Afghanistan nord-orientale.

Lo riferiscono i media. La polizia ipotizza che un attentatore suicida si sia unito ai fedeli in preghiera. L’Isis ha rivendicato l’attentato. I talebani parlano di un attacco “in cui i nostri compatrioti sono stati martirizzati e feriti”.

Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante – Provincia di Khorasan (ISIL-KP o ISKP; in arabo: الدولة الإسلامية في العراق والشام – ولاية خراسان‎, ad-Dawlah al-Islāmiyah fī ‘l-ʿIrāq wa-sh-Shām – Wilayah Khorasan)[1] è un sedicente ramo dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) attivo in Asia meridionale e in Asia centrale, anche se l’ISIL nega qualsiasi connessione.[2][3] Alcune fonti dei media usano anche i termini ISKISISKIS-KPISIS-K[4] o Daesh-Khorasan in riferimento al gruppo. Il gruppo Khorasan è attivo in Afghanistan[5][6][7] e la sua area comprende anche altre parti come Pakistan,[8] Tagikistan,[9] e India dove alcuni gruppi hanno giurato fedeltà a esso.[10][11]

L’ISIL ha annunciato la formazione del gruppo nel gennaio 2015 e ha nominato l’ex militante del Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP) Hafiz Saeed Khan come suo leader con l’ex comandante talebano afgano Abdul Rauf Aliza nominato vice leader. Aliza è stato ucciso in un attacco di droni statunitensi nel febbraio 2015[12] mentre Khan è stato ucciso in un attacco aereo statunitense nel luglio 2016.[13] Un altro leader dell’ISIL-K, Abdullah Orokzai noto anche come Aslam Farooqi, è stato catturato nell’aprile 2020.[14][15]

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