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“Funerale sostenibile della Regina Elisabetta II”. Ma è stato davvero così?

funerale

“Funerale sostenibile della Regina Elisabetta II”. Ma è stato davvero così? – Nella giornata del 19/09/2022 si sono svolti i funerali della Regina Elisabetta II.Nella giornata del 19/09/2022 si sono svolti i funerali della Regina Elisabetta II. 

Questa volta l’impronta, fin dall’inizio, però è stata diversa. In un periodo storico tanto delicato e incline alle problematiche e situazioni ambientali critiche per il nostro sistema, sono state redatte tante linee guida affinché il funerale stesso non recasse gravi conseguenze all’ambiente esterno.

Partendo da alcune limitazioni riguardanti i fiori acquistati e donati come segno di devozione, rispetto e dolore per la perdita per la Regina, fino ad arrivare ad imporre delle limitazioni che riguardano i trasporti elettrici, sia pubblici che privati anche per i leader mondiali che presenzieranno.

bus destinati al trasporto dei leader mondiali sono stati protetti da alte misure di sicurezza. Subito dopo il funerale, i leader mondiali si sono recati  a piedi (ma sempre scortatissimi) a Dean’s Yard, per poi tornare al bus che li riporterà alle loro auto private. 

Si tratta  di un grande gesto simbolico quello di vedere leader mondiali che usano trasporti pubblici come normali cittadini  ed è un eccezionale messaggio di promozione della mobilità sostenibile.

In particolare il ministero degli Esteri ha chiesto ai capi di Stato stranieri e ai loro partner di arrivare con voli commerciali ed è stato vietato l’uso di elicotteri per spostarsi nella capitale
Sarà inoltre vietato utilizzare auto blu personali per raggiungere l’abbazia di Westminster: gli ospiti saranno condotti ai funerali con un apposito bus.

L’ente dei Royal Parks of London ha poi lanciato un appello a tutti i cittadini affinché non abbandonino panini e altri generi alimentari, mescolati a fiori, cuori e peluche davanti a Buckingham Palace, segni d’affetto che diventano spazzatura non appena toccano terra.

Sempre l’ente dei Royal Parks of London annuncia:
“Nell’interesse della sostenibilità, chiediamo ai visitatori di deporre solo materiale organico o compostabile”  e ha specificato che i fiori lasciati vengono spostati alla fine di ogni giornata in un giardino di tributo floreale nel vicino Green Park, mentre gli “oggetti non floreali” non sono graditi.Come avranno reagito i londinesi?
Da una parte essi non solo hanno seguito prontamente il consiglio, ma hanno anche eliminato tutti gli incarti di plastica e carta dai mazzi di fiori donati, in modo da rendere più semplice il conferimento per il compostaggio. 

Ma dall’altra, purtroppo,  Londra e le altre città del Regno Unito devono fare i conti con la grande mole di fiori e oggetti che i sudditi di Carlo III continuano a lasciare di fronte a Buckingham Palace e alle residenze reali, che altro non sono, dopo poco, enormi cumuli di spazzatura da smaltire. 

Se per i fiori il conferimento dell’organico è semplice, che dire degli orsi e dei cani di peluche, delle bandierine o dei palloncini a forma di cuore? E ancora, dove finiranno i tanti sandwich con marmellata lasciati per ricordare il celebre incontro di Elisabetta II con l’orso Paddington?

La realtà è che una quantità mai vista prima di mazzi di fiori sta sommergendo il paese, dal palazzo della corona alla Cattedrale di Sant’Egidio a Edimburgo, dove si trova la salma. Qualcuno si è limitato a un solo stelo, ma c’è anche chi ha addirittura comprato un bouquet da 100 sterline. Milioni di persone rendono omaggio depositando fiori. Prima dei funerali, per i fiori non c’era più posto. I cancelli traboccano di omaggi. 

Già dalla sera dell’8 settembre, quando è arrivato l’annuncio della perdita, la gente ha iniziato spontaneamente a depositare fiori. E come sempre quando la domanda, di qualsiasi cosa, si impenna; e l’offerta invece scarseggia, scattano speculazioni: una singola rosa è arrivata a costare 10 Sterline (circa 12 Euro).Diverse procedure per funerali sostenibili

In molte parti del mondo come l’Europa solo Regno Unito, Australia e Nord America negli ultimi vent’anni hanno preso piede le sepolture green, che prevedono apposite aree dedicate a un metodo di riciclo naturale dei corpi dei defunti.

Ma non solo, ad oggi esistono tante procedure che risultano essere molto più sostenibili rispetto a quelle tradizionali che riguardano i funerali e la sepoltura. Nel caso in cui si volesse contribuire alla tutela dell’ambiente anche dopo aver terminato la vita terrena bisognerebbe affidarsi ad agenzie funebri che propongono funerali ecologici, il cui obiettivo sia quello dell’efficienza energetica.

Tra le varie procedura si ha:

  • bare realizzate con prodotti ecocompatibili
  • carri funebri con risparmio energetico
  • trasformazione del calore prodotto durante la cremazione in elettricità
  • diamantificazione (una nuova procedura ammessa da poco anche in Italia che prevede prima l’estrazione del carbonio dalle ceneri in seguito pressato, sottoposto poi a temperature elevate viene tagliato, lavato e infine sotto forma di pietra preziosa da portare sempre con sé per conservare il ricordo del caro defunto)

I materiali più utilizzati, facili da smaltire, riciclabili e che evitano l’emissione di sostanze nocive, sono il cartone, il bambù, il vimini, il mais, tutte soluzioni che contribuiscono al rispetto per l’ambiente e alla necessità di economizzare tempi e costi di un’operazione, quella della sepoltura.


Fonte:  https://www.prontobolletta.it/news/funerale-sostenibile/

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