EL ALAMAIN – Dal 23 ottobre al 4 novembre 1942, si è svolta quella che probabilmente è la più importante, grande e sanguinosa battaglia della storia dell’Africa e del Mediterraneo in Età Contemporanea, la Seconda Battaglia di El Alamain che vedeva contrapposti forze d’élite dell’Esercito Italiano come la Folgore e l’Ariete unite al corpo di spedizione motorizzato tedesco dell’Africakorps, a un esercito degli Alleati formato da uomini e mezzi provenienti dagli Stati Uniti, dall’Impero Britannico, da Grecia, Canada e Francia di De Gaulle.
Nonostante la grande disparità di uomini (il doppio a favore degli Alleati), mezzi, soprattutto aerei dove gli Alleati avevano l’80% delle forze in più, e dei carri (quasi il doppio), gli Italiani hanno mostrato al mondo il loro valore (per maggiore informazione sui numeri in campo consultare qui).
Nella più grande battaglia africana della Seconda Guerra Mondiale, i “Leoni” della Folgore hanno combattuto contro forze impari per l’onore d’Italia, infliggendo al nemico pesati perdite (1/4 era la proporzione a nostro favore nelle perdite), arrendendosi solo a causa della straripante forza aerea nemica.
Nel 2022, in occasione delI’80esimo anniversario della leggendaria battaglia, i paracadutisti giunti dall’Italia si sono lanciati proprio su quota 105 e sulle alture dell’Himeimat, dove nel 1942 l’assalto di 160 mezzi corazzati della 7° Divisione Britannica fu respinto rendendo leggendario questo luogo come gli Spartani di Leonida contro Serse.
Nelle foto, le fasi della battaglia, dalle battute iniziali di studio con l’attacco Alleato, il contrattacco dei Panzar Tedeschi dietro le linee difensive italiane, la strenua resistenza fino al 6 novembre 1942, col sacrificio estremo della Folgore e della Ariete che hanno mostrato al mondo il coraggio degli Italiani che in circostanze diverse avrebbe potuto portare alla vittoria. Cosa sarebbe successo se gli alti comandi italiani non avrebbero ostacolato per gelosia fra Generali l’arrivo di mezzi avio – trasportati tedeschi, quando i Britannici nel 1940/1941 erano in inferiorità numerica?
Cristiano Vignali
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