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Storia di una dimostrazione di amore verso il prossimo – la testimonianza

storia di una dimostrazione

Storia di una dimostrazione di amore verso il prossimo – la testimonianza – “In un mondo pieno di grandi e piccoli problemi è mio desiderio far sapere all’opinione pubblica che comunque la solidarietà umana, la fratellanza umana esiste ancora e va apprezzata anche pubblicamente con delle lodi, in quanto motore di una solidarietà mondiale che quando si vuole è certamente possibile mettere in pratica con buona volontà. Pertanto con questa lettera desidero mostrare un pubblico pprezzamento/ringraziamento e una sentita lode a tante persone che ad Hannover ci hanno seguito da vicino.

Desidero raccontarvi la mia storia recente, UNA DIMOSTRAZIONE DI AMORE VERSO IL PROSSIMO:
mi chiamo Santi Vasques risiedo a Siracusa (Sicilia) e sono un Testimone di Geova da più di 40 anni e per motivi di fede in Dio desidero non avere trasfusioni di sangue in nessun caso o di interventi chirurgici o di altre circostanze che potrebbe richiedere per prassi l’uso del sangue, ma ovviamente il mio non è un rifiuto alla vita ma piuttosto una richiesta di aiuto concreto con l’ausilio delle tantissime alternative o strategie chirurgiche che io accetto come tanti Testimoni di Geova che da tempo consentono a medici e chirurghi di fare operazioni, anche di trapianti di organi importanti, senza l’uso del sangue.
Inoltre posso dire con fatti concreti di appartenere ad una grande fratellanza mondiale che mi ha dimostrato con i fatti di essere tale, proprio nel momento del bisogno/necessità si è data da fare per assistere me e mia moglie Mara, agendo con grande generosità ed amore verso il prossimo o l’estraneo. Questa generosità data dai Testimoni di Geova con azioni concrete, come è noto in tutto il mondo viene data generosamente ed in vari modi a tutte le persone che incontrano, infatti Gesù Cristo insegnò ad amare il prossimo.

Questi fratelli in particolare della locale Congregazione italiana di Hannover nonché la Filale dei Testimoni di Geova d’Europa centrale e la Filiale Italiana, mi hanno seguito per questi tre interventi, dandomi supporto emotivo e conforto morale, aiuto pratico e ospitalità per lunghi e ripetuti mesi, soprattutto a mia moglie Mara che non mi ha mai abbandonato, la quale trovandosi in un paese straniero si è sentita invece a casa sua attorniata da veri fratelli e amici.

Pensate, hanno messo a nostra disposizione non solo la loro casa ma anche i loro mezzi per accompagnarci alle visite con la loro auto, ci hanno dedicato tempo ed energia ad esempio per la differenza di lingua facendo da interpreti e traduttori in tutte le cose da fare, una coppia marito e moglie pensate sono venuti a trovarci facendo ben 600 km erano a Düsseldorf, rendendo così la nostra permanenza in Germania indolore e piena di affetto fraterno, dedicandoci anche delle liete serate in festa per incoraggiarci.
I miei guai sono iniziati nell’Ottobre del 2009 quando mi viene diagnosticato un Neurinoma dell’Acustico- Schwannoma Vestibolare (tumore al cervello benigno che interessa l’ottavo nervo cranico).
Dopo aver contattato diversi Istituti di Neurochirurgia in Italia tra cui Firenze, proprio qui un eurochirurgo molto bravo e conosciuto mi consigliò di andare ad Hannover presso L’INI – International Neuroscience Institute, dove a detta sua mi avrebbero assistito in maniera eccellente e senza rischi.

Alla luce di questo prezioso consiglio medico ho immediatamente contattato l’Ini e chiesi telefonicamente di parlare col Dott. Vincenzo Paternò, aiuto anziano del Prof. M. Samii dal 2004 e referente per i pazienti italiani. Questo carissimo Dottore, immediatamente mi tranquillizzo sia sul rispetto della mia fede circa le non trasfusioni di sangue, ed anche sulla riuscita dell’intervento, garantendomi nel mio caso la rimozione completa del tumore contemporaneamente preservando il nervo facciale.
In effetti l’operazione fu eseguita prontamente ed in maniera eccellente dall’equipe dell’istituto, diretta dal Prof. Dr. med. Madjid Samii e dai suoi strettissimi collaboratori Prof. Dr. med. Amir Samii e dal Prof. Dott. Vincenzo Paternò, che poi ho conosciuto personalmente. Ho constatato non solo la loro alta professionalità, umanità, cordialità ma soprattutto ho visto il Loro considerare il paziente al primo posto, meritevole di ogni assistenza dovuta senza distinzione di fede, religione, razza o lingua.
Inoltre l’Ini – clinica riconosciuta a livello internazionale per l’eccellenza non solo di chi ci lavoro ma per l’enorme tecnologia medica presente, come la “Brain SUITE” contenente la Risonanza Magnetica intraoperatoria a disposizione del paziente.

Il Dott Vincenzo Paterno è diventato da allora il mio “Salvatore”, in quanto dopo essermi ripreso fisicamente e mentalmente dall’eccellente atto chirurgico subito ad Hannover, mi venne successivamente diagnosticata una seconda patologia, inizialmente asintomatica, una “Fistola carotido-cavernosa”.
Il campanello d’allarme fu una improvvisa Diplopia che mi rese la vita impossibile. Mi misi immediatamente in contatto con il mio “Salvatore”, il Dott. Paternò, il quale mi spiegò molto chiaramente quali fossero gli esami diagnostici da effettuare e quale fosse il sospetto diagnostico. Fatto il tutto e fatta la diagnosi, mi delucidò il da farsi. Dovevo essere trattato nuovamente e questa volta mediante una tecnica di neuroradiologia interventistica “Embolizzazione “. Senza indugio e pieno di fiducia nella riuscita di questo secondo trattamento, programmai il ricovero per l’anno successivo (Gennaio 2010). Recatomi nuovamente ad Hannover, ancora una volta è stato il Prof Paternò ad accogliermi e seguirmi in questa nuova avventura. Sono stato cosi operato all’INI dall’equipe menzionata prima e dal Prof. Anton Valavanis del Department of Radiology of the University Hospital of Zurich, chiamato appositamente dall’Ini per il mio intervento.

Dopo tutte queste vicissitudini, grazie all’eccellenza dell´INI e del mio “Salvatore”, ho ripreso pienamente tutte le mie attività e con più vigore di prima. La grave diplopia che non mi aveva più consentito di lavorare, di guidare l’auto o di leggere a seguito delle patologie indicate prima, era del tutto scomparsa.
Con drammatica ironia, oserei dire “sentendo la mancanza del mio Salvatore e dell´INI di Hannover”, giorno 11 Maggio 2022, a seguito di una importante caduta da circa tre metri di altezza, a testa in giù, mi procurai una gravissima e pericolosissima frattura alla prima vertebra cervicale l’atlante (C1) della colonna vertebrale. Dal pronto soccorso dell’Ospedale di Siracusa fui trasferito d’urgenza in uno degli ospedali più importanti di Catania dove rimango in attesa per 10 lunghi giorni, qui mi venne all’ultimo giorno prospettato un intervento complesso e delicato ma senza alcuna comprensione sulla mia CREDENZA RELIGIOSA (nessuna trasfusione di sangue) ed UMANA (nessuna garanzia sulla riuscita dell’intervento e circa eventuali danni collaterali dovuti all’operazione di neurochirurgia).

Durante quei lunghi 10 giorni, decisi di contattare nuovamente il mio Salvatore, il Prof. V. Paternò, che visionando la TAC e la Risonanza inviatogli via e-mail, mi chiamò telefonicamente per dirmi “ho esaminato il suo caso e possiamo eseguire tranquillamente l’operazione, stia tranquillo come sempre che garantisco di rispettare la sua fede religiosa e le garantisco la riuscita dell’intervento chirurgico”.
Ho deciso di confermare all’INI l’accettazione della loro proposta, molto trasparente e la loro determinazione ad operarmi al più presto. Così con un aereo privato di elisoccorso proveniente direttamente da Hannover mi prende all’aeroporto di Catania ed in sole due ore mi trasferisce all’Ini di Hannover. Il successivo 24 di maggio vengo operato dal Prof. Vincenzo Paternò coadiuvato dall’equipe dell’Ini e con grande successo. L’intervento chirurgico fu effettuato con l’utilizzo della TAC intra-operatoria di ultima generazione in aggiunta alle mani ed al cuore dell’equipe neurochirurgica. Infatti solo due giorni dopo i fisioterapisti, su direttive dei medici, mi aiutano a rimettermi in piedi, facendomi camminare con le dovute premure e accortezze del caso, per poi dimettermi solo dopo due settimane.
Adesso mi sono quasi ripreso del tutto, continuo ad avere contatti con l’INI tramite il Prof. Vincenzo Paternò, che ormai conosco da ben 12 anni è diventato il mio prezioso referente Italiano e che mi ha sempre seguito in maniera eccellente attenta e meticolosa.

In conclusione questa esperienza mi ha rafforzato nella mia fede in Dio, ma voglio ringraziare di cuore: i Testimoni di Geova locali, l’Istituto INI nella persona del Prof. Madjid Samii, Prof. Amir Samii e del Prof. Dott. Vincenzo Paternò, la redazione di questo editoriale, l’Ambasciata Italiana ad Hannover per l’assistenza datami, le Autorità della città di Hannover e dintorni per la loro organizzazione sociale ad ogni livello sia dei servizi offerti alla popolazione come – bus, tram e treni molto puntuali ed efficienti e pulitissimi, persino i tamponi gratuiti anche a noi stranieri qualcosa di quasi impossibile nel mio paese.

In foto insieme al Prof. Dott. Paternò e mia moglie, due settimane dopo l’intervento del 24/05/2022 ed il volo in Aeroambulanza”.

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