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Anticipazioni per il Grande Teatro di Govi in TV del 21 dicembre alle 15.55 su RAI 5: “Gildo Peragallo ingegnere”

gildo peragallo

Anticipazioni per il Grande Teatro di Gilberto Govi in TV del 21 dicembre alle 15.55 su RAI 5: “Gildo Peragallo ingegnere”

Gilberto Govi gildo peragallo ingegnere - YouTube

Per il Grande Teatro di Govi in TV in onda oggi mercoledì 21 dicembre alle 15.55 la commedia “Gildo Peragallo ingegnere“. Scritta  da Emerico Valentinetti nel 1960 e trasmessa nello stesso anno dalla RAI con la regia e la interpretazione di Gilberto Govi.

Per Gildo Peragallo le bugie, che lui definisce “invenzioni”, sono il sale della vita e l’arrivo del fidato amico Tagliavacche gli da modo di dare il via a un vorticoso turbine di fantasie e situazioni che coinvolge tutti quelli che gli stanno intorno.

Gilberto Govi, all’anagrafe Amerigo Armando Gilberto Govi (Genova22 ottobre 1885 – Genova28 aprile 1966), è stato un attore italiano.

Fondatore del teatro dialettale genovese, è considerato uno dei simboli della città della Lanterna.

Tra i suoi maggiori successi figurano classici di questo genere teatrale, diventati suoi cavalli di battaglia, come I manezzi pe majâ na figgiaPignasecca e PignaverdeColpi di timone. Inoltre, si devono ricordare anche Quello buonanimaGildo Peragallo ingegnereI Guastavino e i Passalacqua e Sotto a chi tocca.

Nato nel popolare quartiere di OreginaLagaccio in via Sant’Ugo 13, non lontano dalla stazione di Genova Piazza Principe, da Anselmo, funzionario delle ferrovie di origine modenese, e dalla bolognese Francesca Gardini, detta Fanny, ricevette il nome di Gilberto in onore di uno zio paterno, il fisico Gilberto Govi.

Frequentò le scuole insieme al fratello Amleto e fu durante una vacanza a Bologna presso lo zio materno Torquato, attore dilettante, che iniziò a entusiasmarsi per il teatro. Nonostante il padre desiderasse per lui una carriera nelle ferrovie, si appassionò sempre più al teatro, iniziando a frequentare una compagnia: a dodici anni, nel 1897, recitava già in una filodrammatica.

La predisposizione al disegno lo portò a iscriversi ai corsi dell’Accademia ligustica di belle arti; questo studio gli risulterà utilissimo nella sua carriera di attore. A sedici anni completò il corso all’Accademia e venne assunto presso le Officine Elettriche Genovesi come disegnatore; nello stesso tempo entrò in una nuova compagnia teatrale dilettante facente parte dell’Accademia Filodrammatica Italiana con sede al Teatro Nazionale di Genova, struttura nella quale erano consentite solo recite in perfetto italiano.