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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Giraud e Arrighi del 16 gennaio alle 15.50 su Rai 5: “Farse milanesi”

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Anticipazioni per il Grande Teatro in TV di Edoardo Giraud e Cletto Arrighi del 16 gennaio alle 15.50 su Rai 5: “Farse milanesi” a cura di Belisario Randone – Per il Grande Teatro in TV di Edoardo Giraud e Cletto Arrighi Rai Cultura propone oggi le “Farse Milanesi” in onda su Rai 5 lunedì 14 febbraio alle 15.45 nella versione a cura di Belisario Randone trasmessa dalla Rai nel luglio 1973.

I brani teatrali in onda sono “Tecoppa Brumista” di Giraud con la regia di Vito Marilena e l’interpretazione di Marilena Possenti, Rino Silveri, Ettore Conti, Piero Mazzarella e “On milanes in mar” di Arrighi con la regia di Eros Macchi e l’interpretazione di Miranda Martino, Elio Crovetto, Ugo Maria Morosi, Piero Mazzarella.

Edoardo Giraud (Milano31 luglio 1839 – Lugano28 novembre 1912) è stato un attore e commediografo italiano.

Figlio di un commerciante che avrebbe gradito le scuole migliori per Edoardo, non riuscendovi perché il ragazzo si fece espellere dal Politecnico federale di Zurigo a causa della sua passione per il teatro, cominciando dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Inoltre fu un garibaldino e partecipò alle guerre d’indipendenza italiane.[1]

Il suo primo ruolo lo ebbe nella compagnia Stacchini e il suo debutto avvenne a La Spezia nel ruolo di secondo brillante e generico giovane. Nei due anni successivi lavorò nel genere dell’operetta.[1]

Carlo Righetti, vero nome dell’autore divenuto famoso come Cletto Arrighi (Milano27 novembre 1828 – Milano3 novembre 1906), è stato uno scrittoregiornalista e politico italiano, tra i massimi esponenti della Scapigliatura.

Nasce da Giuseppe e Annamaria Cassina a Milano in un ambiente domestico già frequentato allora da intellettuali come Vincenzo Monti e Ugo Foscolo, e poi da Ermes Visconti e Tommaso Grossi[2].

Fin da giovanissimo adotta delle nuove generalità, che costituivano l’anagramma del suo nome ufficiale. Partecipa alle cinque giornate di Milano nel 1848 e alla prima guerra di indipendenza, per poi aiutare il Regno di Sardegna come volontario anche tra il 1859 e il 1861. Dopo gli studi da autodidatta, Carlo Righetti si laurea in legge a Pavia: negli anni Cinquanta esplora il suo talento letterario fondando nel 1856 una rivista periodica di satira, dal titolo L’uomo di pietra, dove pubblica numerosi articoli sui discutibili costumi della società milanese, sotto lo pseudonimo di Cletto Arrighi, anagramma che manterrà da ora in avanti per firmare tutte le sue opere[3].