Anticipazioni per il Grande Teatro di Carlo Cecchi in TV del 5 marzo alle 16.30 su Rai 5: “Sik Sik, l’artefice magico” di Eduardo de Filippo– Per il Grande Teatro di Carlo Cecchi in TV andrà in onda oggi domenica 5 marzo alle 16.30 su Rai 5 la commedia “Sik Sik, l’artefice magico”.
“Sik-Sik, l’artefice magico”, atto unico scritto nel 1929, invece è uno dei capolavori del Novecento: «Come in un film di Chaplin – racconta Carlo Cecchi – è un testo immediato, comprensibile da chiunque e nello stesso tempo raffinatissimo. L’uso che Eduardo fa del napoletano e il rapporto tra il napoletano e l’italiano trova qui l’equilibrio di una forma perfetta, quella, appunto, di un capolavoro».
Sik-Sik (in napoletano, “sicco” significa secco, magro e, come racconta lo stesso Eduardo, si riferisce al suo fisico) è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri di infimo ordine insieme con la moglie Giorgetta, e Nicola che gli fa da spalla. Una sera il compare non si presenta per tempo e Sik-Sik decide di sostituirlo con Rafele, uno sprovveduto capitato per caso a teatro.
Con il ripresentarsi di Nicola poco prima dello spettacolo e con il litigio delle due “spalle” del mago, i numeri di prestigio finiranno in un disastro e l’esibizione si rivelerà tragica per il finto mago ma di esilarante comicità per il pubblico. Con più di 450 repliche solo a Napoli, lo spettacolo ebbe un successo enorme. Eduardo reinterpretò Sik-Sik alla fine della sua carriera; recitò per l’ultima volta al Teatro San Ferdinando di Napoli nell’aprile del 1979 e nel 1980, al Manzoni di Milano, affiancato dal figlio Luca e da Angelica Ippolito, si ritirò dalle scene dopo cinquant’anni di carriera.
«Partecipai all’edizione del 1980 – ricordava Luca De Filippo in un’intervista – Allora ero giovane, fu un momento bellissimo. Avevo già fatto parti importanti, ma nel ruolo di Rafele riuscii per la prima volta a far ridere mio padre». Registrato al Teatro delle Muse di Ancona nel novembre 2021, con la regia televisiva Marco Odetto.
Sik-Sik, l’artefice magico è una commedia in atto unico scritta da Eduardo De Filippo nel 1929; è contenuta nella raccolta intitolata Cantata dei giorni pari.
L’atto unico fu inserito come sketch all’interno dello spettacolo di rivista dal titolo Pulcinella principe in sogno che Eduardo presentò assieme ai due fratelli e ad altri attori che lo accompagneranno negli anni successivi (tra gli altri Pietro Carloni, Tina Pica, Carlo Pisacane), nella Compagnia di Riviste Molinari del Teatro Nuovo di Napoli.
Incerta è la data esatta del debutto del lavoro (1929 o 1930), ma senz’altro tutti sono concordi nell’affermare che con questa commedia, molto apprezzata dai critici del tempo, ebbe inizio la fortuna per i fratelli De Filippo, come ricordò lo stesso Peppino in un’intervista.
L’atto unico fu messo in scena successivamente nel 1932 dalla compagnia Teatro Umoristico I De Filippo al Teatro Kursaal di Napoli, portando poi lo spettacolo a Torino, Roma e Milano. La vicenda di Sik-Sik fu poi trasposta nel film Quei due, diretto nel 1935 da Gennaro Righelli, interpretato da Eduardo e Peppino De Filippo e Assia Noris.
Negli anni seguenti le città in cui ci fu il maggior numero di rappresentazioni della commedia furono senza dubbio Napoli e Roma e il 1º gennaio 1962 la stessa fu inserita nel primo ciclo televisivo eduardiano, il Teatro di Eduardo, per la regia dello stesso De Filippo che recitava nella parte del protagonista (Sik-Sik) mentre altri interpreti erano Angela Pagano, Ugo D’Alessio, Enzo Cannavale. Questa commedia, come altre due dello stesso ciclo del 1962, fu cancellata per recuperare il nastro magnetico (allora un supporto costosissimo) su cui era registrata.
Fortunatamente però, all’epoca un giovane telespettatore, Lello Mazzacane (oggi docente all’Università Federico II di Napoli), registrò tutto il ciclo eduardiano del 1962 con un magnetofono e le incisioni delle commedie cancellate (tra cui anche Le voci di dentro e Sabato, domenica e lunedì sempre dello stesso ciclo) risultarono pulite e senza rumori di fondo. Nel 2007 Mazzacane ha donato tutto il suo materiale alla Rai.
Va segnalata inoltre una rappresentazione del 1971 al Teatro Piccolo di Milano di Franco Parenti e Paolo Graziosi, diretti dallo stesso autore, mentre l’ultima rappresentazione con Eduardo nel triplice ruolo di attore-autore-regista si ebbe nel 1980 in occasione dei festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno del drammaturgo, a Milano.
Nel 1992 la commedia è stata rappresentata in lingua francese a Grenoble, mentre nel 1997 a Parigi e a Porto (Portogallo).
Trama
Sik-Sik è un illusionista che si esibisce assieme alla moglie Giorgetta che lo accompagna in teatri di infimo livello. Per la riuscita di uno spettacolo, il mago è costretto all’ultimo momento a sostituire Nicola, assentatosi inopinatamente, con Rafele. La cosa provoca un’imbarazzante situazione allorquando Nicola rientra e la lite inscenata con Rafele causa lo smarrimento del lucchetto di scena; tutto ciò porta al misero fallimento dello spettacolo, con la moglie di Sik-Sik che rimane prigioniera nel baule e viene liberata con difficoltà dal mago.
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