
No alla propaganda filorussa, l’Ucraina resisterà per anni dice il Ministro Kuleba – Una interessante intervista TV al Ministro degli Esteri Ucraino Kuleba è stata condotta ieri sera da Lilli Gruber nel corso della puntata di “Otto e mezzo”.”Il 58% degli ucraini è pronto a resistere per anni”.
Questa è stata la risposta del del ministro degli Esteri di Kiev alla domanda posta da Marco Travaglio sull’orizzonte temporale atteso per la prosecuzione della guerra di invasione voluta dal Cremlino, e sulla eventuale opportunità per l’Ucraina di piegarsi a concessioni territoriali alla Russia per evitare un possibile crollo de fronte a seguito della stanchezza nelle opinioni pubbliche per un conflitto assai cruento che dura ormai da un anno e mezzo.
“Ci vuole tempo per sminare i campi minati dai russi”, ha detto Kuleba spiegando le difficoltà della controffensiva. “Negozieremo con Mosca quando se ne andrà dai nostri territori”, ha sottolineato. Ma “senza la Wagner sarà più facile per il nostro esercito”,ha detto, e con Putin “indebolito dopo l’ammutinamento di Prigozhin si apre una nuova fase del conflitto. Dateci le armi e faremo il resto senza rischio per le vostre vite”
Infine Kuleba ha replicato con ironia alla tesi esposta a Travaglio che ha sostenuto come a suo parere la guerra sia iniziata non nel febbraio del 222 ma da otto anni prima quando si sarebbe scatenato un conflitto civile nel Donbass fra filo Ucraini e filo Russi.
A tale interpretazione storiografica di Travaglio il Ministro Ucraino ha ribattuto che il Donbass fa parte dell’Ucraina invasa gia allorà dalla Russia, come anche nel caso della Crimea, e che la tesi di un aguerra civile in corso dal 2014 sia stata creata artatamente solo dalla propoaganda di Putin, tanto che tale opinione smentita dalla risoluzioni approvate a stragrande maggioranza dalle Nazioni Unte sia sostenuta ormai solo da Belorussia, Corea del Nord, Iran e pochi altri stati satellite del Cremlino oltre che da taluni pacifisti a corrente alternata molto attivi nel nostro Paese..
Ucraina, dalla stampa USA prove sulla distruzione della diga di Kakhovka da parte delle forze russe

A distanza di oltre un mese settimane dalla disastrosa esplosione che ha distrutto l’immensa diga sul fiume Dnepr in Ucraina a Nowa Khakhovka stanno iniziando ad emergere sempre maggiori prove sulla responsabilità delle forze russe relativamnte alla distruzione dellla diga ed alla disastrosa inondazione dell’Ucrana meridonale che ne è seguita.
La diga di Kakhovka è stata distrutta dai russi. Lo afferma oggi infatti il New York Times parlando di “un lavoro fatto dall’interno”.
“Le prove suggeriscono che l’abbia fatta saltare in aria la Russia”, sostiene il quotidiano americano spiegando di aver interpellato ingegneri ed esperti di esplosivi. Sul crollo della diga, che ha provocato morti e inondazioni, fino ad ora Kiev e Mosca si sono accusate a vicenda.
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