REGGIO C. – A luglio 2023 è stata fondata a Reggio Calabria la “Politeia Grecanica”, una associazione di cittadini italiani di stirpe grecanica ellenofoni e di amanti in genere della lingua e della cultura grecanica, che si propone di salvare la lingua grecanica nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria (a tal proposito, ecco il gruppo Facebook dell’ente: https://www.facebook.com/groups/813587602530261/?ref=share_group_link)
Questa iniziativa assume particolare importanza perché attualmente il Grecanico è tra le lingue che maggiormente rischiano di scomparire, nonostante la tutela disposta dalla Legge 482/99, rivelatasi insufficiente.
La “Politeia Grecanica”, oltre che in Calabria, promuove la rivitalizzazione del Grecanico a Cargese in Corsica e del Griko del Salento in Puglia.
Tra gli obbiettivi politici della “Politeìa Grecanica” vi è l’istituzione della comunità d’interessi autogestita della minoranza linguistica storica grecanica della Calabria, eletta dai cittadini residenti nei comuni grecanici della Città Metropolitana di Reggio Calabria e nei rioni di Reggio Calabria in cui è presente una consistente comunità che conservi la lingua grecanica.
Questa comunità d’interessi autogestita, secondo il Presidente dell’associazione Dott. Massimo Pasquale Cogliandro (recentemente eletto Logoteta di Regio Calabria dai soci dell’Associazione e carica ancora da ratificare da parte del Senato Romano in esilio ad Atene), dovrebbe essere intesa come un organo consultivo della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che si occupi di promuovere tutte le iniziative finalizzate alla tutela e alla rivitalizzazione della Lingua Grecanica (Romaica) nel territorio della suddetta Città Metropolitana.
Centrale nel programma della “Politeia Grecanica” è l’istituzione di scuole primarie e secondarie private e pubbliche in cui si insegni la lingua grecanica nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, partendo dal paese di Roghudi Nuovo, dove la maggior parte della popolazione conosce ancora il Grecanico.
In materia di politica ecclesiastica, la “Politeia” chiede, ai sensi del n. 38 della Costituzione Liturgica Sacrosanctum Concilium, a Papa Francesco e all’Arcivescovo Metropolita di Reggio-Bova, la predisposizione di libri liturgici in lingua grecanica per le parrocchie del Distretto Grecanico della Calabria.
Nel contempo la “Politeia” lavora per il riavvicinamento culturale con il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.
Infine, il Logoteta dell’associazione propone che la lingua grecanica sia riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.
Nella foto una piazza di Roghudi Nuovo (RC) con scritte in Grecanico.
