giovedì, Marzo 20, 2025
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Strage in Florida: la svastica e la matrice dell’odio razziale

Strage in Florida

Strage in Florida: la svastica e la matrice dell’odio razziale – Nella città di Jacksonville, in Florida, si è verificata una tragedia sabato scorso quando un giovane ha commesso un terribile omicidio, uccidendo tre persone. Le indagini hanno rivelato che l’aggressore, un uomo di 21 anni di nome Ryan Christopher Palmeter, era un sostenitore dell’ideologia suprematista bianca e ha compiuto il crimine spinto dall’odio razziale. L’incidente è avvenuto in un negozio della catena Dollar General intorno alle 13 di sabato. Palmeter era vestito con indumenti militari e armato di fucile d’assalto e pistola, quest’ultima decorata con una svastica bianca, simbolo dell’odio e della discriminazione.

È importante sottolineare che la data dell’attacco coincideva con il quinto anniversario di un’altra tragedia che ha colpito la città e mentre a Washington migliaia di persone celebravano il 60º anniversario del celebre discorso “I have a dream” pronunciato da Martin Luther King, che sottolineava l’importanza dell’uguaglianza e dei diritti civili.

Sparatoria razziale scuote Jacksonville: tre vittime afroamericane e il killer si toglie la vita

Il fatale episodio che ha colpito Jacksonville è stato caratterizzato da una sparatoria di matrice razziale. Secondo quanto riferito dallo sceriffo T.K. Waters, l’assassino, un giovane uomo di origine caucasica, ha preso di mira tre persone di colore (due uomini e una donna) prima di compiere il gesto estremo del suicidio.

Nonostante il nome del responsabile non sia stato ancora divulgato dalla polizia, emerge che egli era stato precedentemente segnalato per un caso di violenza domestica nel 2016 ed era stato ricoverato in una struttura psichiatrica l’anno successivo.

La tragica vicenda ha avuto luogo in prossimità del campus dell’Edward Waters University, un’istituzione universitaria di dimensioni ridotte a predominanza afroamericana. Il killer aveva apparentemente intenzione di compiere il proprio folle piano omicida proprio all’interno del campus. Nonostante il tentativo, è stato allontanato dal luogo da un agente di sicurezza, che gli aveva richiesto di fornire un documento d’identità. Successivamente, l’individuo si è diretto verso un negozio di articoli vari, noto come Dollar General, dove ha compiuto l’atto delittuoso.

Le indagini sull’episodio sono ancora in corso, mentre l’Edward Waters University si unisce al cordoglio per le vittime di questa tragica sparatoria.

La tragedia sembra essersi perpetrata dopo un accurato e lungo periodo di pianificazione. Ora spetta all’FBI l’analisi dei dettagli per comprendere come e quando l’aggressore sia stato indotto alla radicalizzazione. Le sue scritture hanno rivelato una consapevolezza dell’incidente di sparatoria di massa avvenuto a Jacksonville esattamente cinque anni prima, aumentando l’ipotesi che abbia scelto la data dell’attacco per coincidere con quell’anniversario. Il Governatore repubblicano della Florida, Ron De Santis, ha condannato il fatto, dichiarando che il fatto di selezionare le vittime in base alla loro razza è completamente inaccettabile. Ha sottolineato che il responsabile ha preferito suicidarsi invece di affrontare la situazione e accettarne le conseguenze, dimostrando di essere un codardo. Ha concluso affermando che si condanna fermamente quanto accaduto.

Nel maggio dello scorso anno si è verificato un tragico episodio di odio razziale a Buffalo, nello stato di New York. Un giovane di 19 anni, identificato come Payton Gendron, ha perpetrato una strage in un supermercato, uccidendo 10 persone di origine afroamericana. Questo tragico evento si è aggiunto a una triste lista di sparatorie che si sono verificate in tutto il paese. Nel solo anno in corso, ci sono stati centinaia di episodi di violenza armata negli Stati Uniti, con almeno 470 sparatorie di massa documentate dal Gun Violence Archive. Nonostante gli appelli del presidente Joe Biden al Congresso per introdurre leggi più rigorose sul possesso di armi, in particolare per quanto riguarda i fucili d’assalto, finora non sono stati fatti progressi significativi.

Foto di Nico Smit su Unsplash

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