Tragedia ad Alba Adriatica: morta una donna di 43 anni- Dramma questa notte in un albergo di Alba Adriatica.
Stando alle informazioni apprese, una donna romana di 43 anni è precipitata dall’ultimo piano dell’hotel in cui alloggiava insieme al padre.
Segnalato l’accaduto, sono intervenuti sul posto i sanitari del 118, che purtroppo hanno solo potuto constatare il decesso della 43enne.
Presenti sul luogo anche i Carabinieri per gli accertamenti del caso.
Alba Adriatica è un comune italiano di 12 862 abitanti[2] della provincia di Teramo in Abruzzo e fa parte dell’unione dei comuni Città Territorio-Val Vibrata. È comune autonomo dal 1956, precedentemente faceva parte del comune di Tortoreto.[5]
Alba Adriatica era parte del comune di Tortoreto, di cui, con il nome di Tortoreto Stazione (dato che nel 1863, venne creata la locale stazione della prima linea del treno del Regno d’Italia, sulla costa adriatica), fu sede comunale. Il 14 luglio 1956, dopo un periodo di campagna elettorale molto accesa, il piccolo quartiere Tortoreto Stazione, con referendum a cui fece seguito il decreto del Presidente della Repubblica, si staccò dall’originaria Tortoreto, mutando il proprio nome in quello di Alba Adriatica.
Il suo stemma comunale ritrae un sole che sorge dal mare, a indicare che nasce una nuova comunità sull’Adriatico.[senza fonte] Da alcuni anni[quando?] è ormai accertata la presenza di siti neolitici di oltre cinquemila anni fa, nella parte ovest, in zona Ripoli, vicina al campo sportivo di calcio Vallese, dove sono stati trovati resti di un primitivo insediamento umano. Non si hanno riscontri archeologici o storici scritti di rilevanza, salvo una citazione di Plinio il Vecchio. Comunque, nella costruzione del viale Mazzini, negli anni Sessanta, furono ritrovati resti di anfore e altre indicazioni che, nell’epoca romana, vi erano ville romane, e centri di raccolta del sale.
Vestigio di notevole interesse è la Torre di Carlo V, una delle torri costiere di avvistamento, volute dal viceré spagnolo d’Alcalá, del Regno di Napoli (XVI secolo), posta di fronte al piccolo delta della Vibrata, il torrente che divide Alba Adriatica da Martinsicuro.
Non rimangono molti altri resti del passato, se non la chiesa patronale di Sant’Eufemia, di stile settecentesco, dove vi sono dei dipinti di artisti locali rimasti sconosciuti, ora riportata all’antico splendore da un profondo restauro strutturale. Sorgono nella zona le caratteristiche ville gentilizie settecentesche e ottocentesche dei Ranalli (in via Roma), dei Fiore (Villafiore), dei Marchesi De Sanctis (la villa del generale De Sanctis, sita in zona Stadio, a sud-ovest dell’abitato, è assolutamente da visitare, essendo una bellissima villa in stile Neoclassico, circondata dal verde), la villa del marchese Flajani, in seguito destinata a biblioteca comunale e parco pubblico, dove si può leggere e riposare all’ombra di alberi plurisecolari di oltre sessanta metri, su un perfetto giardino all’inglese, sita in via Roma, e la simpatica villa della famiglia Zanoni, molto particolare e interessante, costruita nel secolo scorso.
Nell’arco dei primi anni del 1900 nell’area dell’antica stazione di Tortoreto era stanziato un primo centro abitato fatto di ville e dimore residenziali. La zona acquisì nel tempo nuove abitazioni, strade, attività commerciali e servizi divenendo sempre più apprezzata per lo svago nel tempo libero e come località balneare nonostante il non facile accesso alla spiaggia[senza fonte].
Durante i primi anni del Novecento una ricca famiglia di Torano Nuovo (un paese nelle vicinanze di Alba Adriatica) con il suo capostipite Amadio Fiore decise di edificare una villa nella zona sud di Tortoreto Stazione. La residenza fu costruita con i primi mattoni creati dalla fornace della famiglia Fiore e di lì a poco nella zona circostante vi fu lo sviluppo di nuove costruzioni, di edifici e del lungomare, così “Villa Fiore” divenne il nome della nuova area sviluppata.
Nell’estate del 2006 il comune di Alba Adriatica ha ricevuto il ministro plenipotenziario dell’ambasciata statunitense a Roma, John Dwyer, in una manifestazione pubblica. Successivamente, il ministro Dwyer ha inaugurato Villa Flaiani, trasformata in edificio ristrutturato, e il parco pubblico a fianco della caserma dei carabinieri. L’ambasciata statunitense a Roma ha donato alcuni libri alla biblioteca comunale, inaugurata dal Ministro, sull’America e sulla popolazione statunitense.
Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2007 le città di Alba Adriatica e Tortoreto vennero colpite da un’alluvione causata da piogge torrenziali e tre bombe d’acqua e aggravata dallo straripamento dell’invaso Fonte del Vascello, situato a Tortoreto Alto. La tracimazione portò una grande quantità di fango e detriti sulle due cittadine costiere, provocando ingenti danni alla popolazione e alle attività economiche. Il Consiglio dei ministri dell’epoca dichiarò lo stato di calamità per le città colpite. La cittadina impiegò un anno intero a risollevarsi dal disastro.
Elisa Cinquepalmi
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