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Il film consigliato stasera in TV: “Speriamo che sia femmina” sabato 16 dicenbre 2023

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Il film consigliato stasera in TV: “Speriamo che sia femmina” sabato 16 dicenbre 2023 alle 21.10 su Rai Storia (Canale 54)Speriamo che sia femmina è un film del 1986 diretto da Mario Monicelli e con Liv Ullmann, Catherine Deneuve, Philippe Noiret, Giuliana De Sio, Stefania Sandrelli, Bernard Blier, Giuliano Gemma, Athina Cenci, Paolo Hendel:, Lucrezia Lante della Rovere ed Adalberto Maria Merli, vincitore di 7 David di Donatello e 3 Nastri d’argento.

«Speriamo che sia femmina è un ritratto di una famiglia borghese allargata, come ce ne sono tante al giorno d’oggi, in cui i toni della commedia convivono con quelli drammatici di ogni esistenza umana trovando l’equilibrio in un tono medio, favorito dal contesto un po’ irreale della vita di campagna. Rispetto alla commedia all’italiana gli angoli sono più smussati, uniformati da uno sguardo meno aggressivo, più attento ai chiaroscuri che alle sottolineature.»

(Mario Monicelli[1])

In un casale della campagna toscana vive in armonia un gruppo di donne. Elena, donna energica e razionale, dirige la fattoria, mentre la domestica Fosca, pratica e di buon senso, è il vero nume tutelare della casa, che provvede alle necessità materiali di tutte. Fosca si prende cura di due ragazzine, sua figlia Immacolata e la nipote di Elena, Martina che è figlia di Claudia, famosa attrice residente a Roma, che per egoismo e necessità di lavoro ha abbandonato la ragazzina affidandola alla sorella Elena.

Un’altra donna, Franca, la figlia maggiore di Elena, appare e scompare a seconda dei fidanzati presi o lasciati. La figlia minore, Malvina, pare più autonoma e pensa prevalentemente ad allevare e curare i cavalli della fattoria.

In questo gineceo l’unica figura maschile è il vecchio zio Gugo, ormai senile e tollerato con affetto nonostante i suoi strambi colpi di testa. In questo ambiente irrompe il conte Leonardo, marito della padrona, sebbene i due vivano separati di comune accordo. Il motivo della visita è economico: il conte vorrebbe ristrutturare un complesso termale in disuso, di proprietà della famiglia, per trasformarlo in uno stabilimento moderno, ma mancandogli i denari per realizzare l’affare, è venuto a battere cassa. Le sue speranze vengono deluse: la moglie chiede un parere sull’affare al suo esperto fattore Nardoni, che fra l’altro è innamorato di lei da tempo e che la sconsiglia di impegnarsi nell’ultima impresa sconsiderata del conte.

Nel frattempo le due ragazzine sono scappate a Siena per assistere, all’oscuro dei parenti, ad un concerto di Ron. La famiglia allargata si mobilita per la loro ricerca. Poco tempo prima il conte, con lo zio Gugo alle costole, era andato a visitare un belvedere posto ai margini di un profondo dirupo. Deluso nel trovarle il paesaggio deturpato da immondizia abbandonato e senza i finanziamenti sperati, decide all’improvviso di tornare a Roma. Nel fare manovra in retromarcia sull’orlo del precipizio, chiede assistenza allo zio Gugo, che nel frattempo è assorbito dal rilascio di un piccione viaggiatore. Il grido: “Vai! Vai!” viene equivocato dal conte, che precipita nel burrone e muore nell’incidente.

Il fattore Nardoni ritrova le bambine fuggite, che vengono riportate a casa. Poco dopo giunge anche la notizia della morte del conte. Tutti, meno lo zio Gugo, che ha riferito solo di un guasto alla macchina e ha dimenticato l’accaduto, si sentono colpevoli di essersi preoccupati delle bambine mentre il povero conte si sfracellava al belvedere e nessuno ne notava l’assenza prolungata. Durante il funerale compare anche un’altra donna: Lori, amante del defunto conte, anche lei vittima delle proposte di investimento azzardate di Leonardo, per cui ha anticipato del denaro e vorrebbe rifarsi sugli eredi.

Tornate a casa, Franca annuncia di aver deciso di sposare Mario Giovannini, uno squinternato glottologo che sta girando l’Italia per registrare canti popolari, con cui la giovane donna era stata trovata a letto dal padre nel casale poco prima di morire. Da qui si origina un reciproco rinfacciarsi di colpe e accuse per la morte del conte, che causa una crisi dei rapporti tra le donne, portando Elena a credere che ormai il legame che le univa si sia spezzato; per questo motivo, oltre che per la necessità di pagare i debiti lasciati dal marito e l’economia dell’azienda di campagna in crisi già prima, Elena prende la decisione di vendere tutto a Nardoni rompendo così l’unità familiare tutta al femminile: Claudia, in preda a sensi di colpa per la fuga di Martina, decide di portarla a Roma con sé; Fosca progetta di raggiungere il marito, da anni emigrato in Australia; Elena, rimasta sola con Malvina, immagina il proprio futuro in un residence a Roma; per lo zio Gugo non c’è altra soluzione che l’ospizio. Gli avvenimenti , invece, porteranno le donne ad avvicinarsi ancora di più, a causa di un’ulteriore serie di delusioni da parte degli uomini: Franca, rimasta incinta di Mario, si scopre stanca della sua inconcludenza e lo lascia; anche Claudia porta a rottura il rapporto in crisi con il suo amante Cesare, a sua volta già sposato, che da parte sua aveva insidiato Malvina durante una visita di questa alla zia; quanto a Fosca, riceve la notizia che suo marito ha smesso ormai di attenderla e si è fatto ormai da tempo un’altra famiglia in Australia, e chiede ora il divorzio.

Elena sente l’importanza del legame che la unisce alle altre, e a pochi minuti dall’appuntamento con il notaio decide di non vendere più il casale, nonostante le promesse e gli impegni con Nardoni. Pur rimanendo la necessità di pagare i debiti e altri problemi, la piccola comunità matriarcale si dispone serenamente ad affrontare il futuro.

Regia di Mario Monicelli

Con Liv Ullmann, Catherine Deneuve, Philippe Noiret, Giuliana De Sio, Stefania Sandrelli, Bernard Blier, Giuliano Gemma, Athina Cenci, Paolo Hendel:, Lucrezia Lante della Rovere ed Adalberto Maria Merli

Fonte :WIKIPEDIA

Fot interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/12/Cinema-Italia-34a38aea-7c2b-469f-8e8d-ce150bbc8ca6-ssi.html