Roma 15 gennaio 2024-“Il Tg1 ha veramente toccato il fondo con il servizio mandato in onda domenica, in diretta dal Verano, sulla marcetta cimiteriale dei militanti di Gioventù nazionale, organizzazione giovanile legata a Fratelli d’Italia. Manifestazione politica spacciata per un evento culturale e patriottico in quanto finalizzato a celebrare tutti coloro che hanno dato la vita per l’Italia. Chissà se tra questi morti figurano anche quei martiri antifascisti, trucidati dai nazifascisti, che lottarono per trasformare l’Italia in un paese più equo, democratico e pluralista a favore di tutti, anche di coloro che oggi pretenderebbero di cancellare la memoria storica del Paese e imbavagliare l’informazione pluralista. Ma quello che è ancora più grave è proprio la risposta del comitato di redazione della rete ammiraglia Rai, il quale, respingendo con arroganza le critiche, pretenderebbe di essere al di sopra di ogni giudizio, dimenticando che il loro è un servizio pubblico, pagato con i soldi di tutti i cittadini italiani anche di quelli che non votano Fratelli d’Italia. D’altronde anche il crollo degli ascolti per il Tg1 è un significativo campanello di allarme che dovrebbe far riflettere tutti, in primis il suo direttore e lo stesso comitato di redazione. E’ evidente che in questi mesi si sta progressivamente logorando quel rapporto di fiducia tra la suddetta testata e i suoi spettatori. Ad ogni modo, è inaccettabile la trasformazione del Tg1 in un bollettino di propaganda politica per la destra. Per questo motivo o le cose cambiano seriamente o sarà necessario pensare di mettere in campo, insieme a tutte quelle realtà della società civile indignate per la propaganda da Minculpop del servizio pubblico, a iniziative forti, come ad esempio lo sciopero degli spettatori contro TeleMeloni, almeno fino a quando non verrà ripristinato quel sano pluralismo che fa la differenza tra un regime e una democrazia”. E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.
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