Fara in Sabina-Partono gli appuntamenti al Teatro Potlach con la stagione teatro contemporaneo! Sabato 3 febbraio alle ore 21.00 si parte con “Ventimila leghe sotto i mari”: uno spettacolo dal forte impatto visivo, firmato dal teatro Potlach, con la collaborazione di Openlab Company e Luca Ruzza, per le luci e la scenografia, e dell’Aesop Studio, per la scenografia virtuale, Mopstudio.
L’idea artistica di partenza è quella di coniugare tecniche narrative proprie del teatro drammatico e tecniche di scenografia digitale, per ricostruire l’effetto visionario delle pagine del romanzo. Gli attori sono letteralmente “immersi” in uno scenario magico, quasi onirico, di proiezioni digitali e luci LED di ultima generazione, e porteranno lo spettatore con sé alla scoperta delle profondità marine e del misterioso Nautilus del Capitano Nemo.
Adatto ad un pubblico di adulti ma anche di ragazzi e bambini, a partire dai 7 anni di età.
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA SCRIVENDO SMS O WHATSAPP AL: 3517954176Maggiori informazioni sugli spettacoli delle due stagioni sono presenti sul sito del Teatro Potlach.
Teatro Potlach
Via Santa Maria in Castello, 28
02032 Fara in Sabina (RI), Italia
Phone +39 3517954176
Ventimila leghe sotto i mari: riassunto
Tra i capolavori più noti del celebre scrittore Jules Verne troviamo l’opera “Ventimila leghe sotto i mari” (titolo originale francese: Vingt mille lieues sous les mers). L’opera costituisce il secondo capitolo di una trilogia che inizia con “I figli del capitano Grant” e poi culmina con “L’isola misteriosa”. Le 20.000 leghe del titolo sono riferite al tragitto percorso dal sottomarino Nautilus del Capitano Nemo durante la permanenza a bordo dei protagonisti principali del romanzo, facendo riferimento alle leghe pari a circa 4 chilometri: 20.000 leghe equivalgono a 80.000 km. Il romanzo narra le avventure dei protagonisti a bordo del sottomarino Nautilus, realizzato in gran segreto dal comandante che si chiama Capitano Nemo. La storia si apre con un misterioso mostro marino che affonda tutte le navi che incrocia lungo il suo tragitto. I superstiti raccontano di aver visto una massa capace di muoversi a velocità prodigiosa e sbuffare colonne d’acqua a grandi altezze.
Ciò incuriosisce un celebre naturalista del Museo di Storia Naturale di Parigi ovvero il Professor Pierre Aronnax. Egli decide di studiare e vedere di persona il problema del mostro marino. Il Professore, infatti, in seguito viene chiamato dal governo degli Stati Uniti a prendere parte alla spedizione incaricata di liberare definitivamente i mari dal mostro, insieme al suo fedele Conseil (Consiglio, in italiano). I due sono invitati ad imbracarsi sull’Abraham Lincoln e, a bordo della nave, fanno la conoscenza del fiociniere canadese Ned Land.
I tre, una volta arrivati nel luogo dove vive la creatura, si trovano ben presto faccia a faccia con il famoso mostro. Sentendosi attaccato, la creatura si difende puntando la barca Lincoln e speronandola.
I tre uomini cadono dunque in mare ma riescono comunque a salvarsi accorgendosi che non si tratta di un mostro marino e spietato ma semplicemente di un sottomarino. I naufraghi vengono catturati e imprigionati dall’equipaggio del Capitano Nemo. Una volta a bordo si troveranno al cospetto del comandante del “Nautilus”, ovvero il Capitano Nemo.
Nemo è uomo geniale, ma allo stesso tempo oscuro e misterioso. Afferma di aver rinunciato alla cosiddetta società degli uomini e di aver tagliato qualsiasi legame con la terraferma a causa di un’antica sete di vendetta dovuta alla perdita della moglie e dei figli.
Grazie a Nemo, iniziano per i tre uomini le avventure per i mari a bordo del Nautilus. Tra le avventure più significative: la caccia nelle foreste di sottomarine di Crespo nel Pacifico, nell’arcipelago asiatico-oceanico, sfuggendo ad una tribù di selvaggi, la lotta contro i calamari giganti, sfuggendo dopo un’aspra lotta alle terribili creature e salvando delle balene, la conquista del Polo Sud dopo essere riusciti nell’impresa di creare un passaggio per il Nautilus nei ghiacciai ed infine l’attraversamento del Canale d’Arabia. Nemo mostra al professore perfino i resti sprofondati del continente di Atlantide.
Solo Ned Land, che non era interessato alle scoperte scientifiche, decide di pianificare una fuga notturna durante il tragitto nell’Atlantico, ma fallisce miseramente nell’impresa. Dopo qualche mese arriva la svolta: il Capitano Nemo si chiude sempre più in se stesso e la vita nel sottomarino diventa monotona per tutti i presenti a bordo, equipaggio e passeggeri.
Finale
Una notte, mentre il sottomarino Nautilus è a largo delle coste della Norvegia, Aronnax, Conseil e Land decidono di mettere in atto il loro piano di fuga. Con loro sgomento, però, si rendono conto che l’imbarcazione si sta dirigendo verso un vortice gigante, da cui nessun natante è mai riuscito a tornare indietro. Ma grazie alla sorte, sorprendentemente, i tre uomini riescono a salvarsi grazie ad un piccolo battello d’appoggio del Nautilus e miracolosamente si salvano.
I tre fuggitivi si risvegliano quindi sani e salvi, nella capanna di un pescatore in una delle isole Lofoten, attendendo così di poter fare ritorno in Francia. In particolare, il professore Aronnax è riuscito a reperire un sacco di materiale e racconterà a tutti le straordinarie avventure vissute da lui e dai suoi due compagni e ricorderà il controverso Capitano Nemo.
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