lunedì, Dicembre 9, 2024
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Rai, Barbera (Prc): Cariche di polizia a Napoli ingiustificabili. La Questura cercava il pretesto?

“Quanto accaduto ieri  a Napoli, davanti alla sede della Rai è un fatto di una inaudita gravità. Le cariche a freddo contro un presidio pacifico, con diversi feriti sanguinanti, come mostrano le eloquenti foto che stanno girando sul web, sono del tutto ingiustificabili. Il sospetto è che si sia voluto dare una lezione a quanti manifestavano pacificamente la loro indignazione  contro la vergognosa subalternità espressa dalla Rai nei confronti della politica genocida dello stato di Israele a Gaza. Il comunicato dell’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, in risposta all’appello al cessate il fuoco del cantante Ghali dal palco di Sanremo,  occultando  il massacro di decine di migliaia di civili palestinesi, compresi donne e bambine, rappresenta una delle pagine più nere della storia di questa azienda pubblica che ormai sembra l’Istituto Luce.

D’altronde che oggi  la Questura di  Napoli cercasse  un pretesto per usare i manganelli  bisognava  sospettarlo proprio dalla irrituale distribuzione del volantino con  il quale si impartivano una serie di strane prescrizioni ai manifestanti, tra i quali il divieto di pronunciare slogan inneggianti all’odio razziale o l’esposizione di vessilli, cartelli, bandiere o striscioni  “discriminatori”. Vogliamo capire se per la Questura di Napoli esporre una bandiera palestinese o uno striscione che denuncia il genocidio in atto a Gaza sia da considerare odio razziale? Forse la Questura di Napoli pensa di calpestare la libertà di espressione?  Attendiamo spiegazioni dal ministro degli interni Piantedosi”. E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista”

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