In una fresca mattinata di Quaresima, una ventina di giovani si sono ritrovati a Borgo San Pietro, immersi nel paesaggio naturale offerto dalle rive del Lago Salto. Invitati dal Servizio di Pastorale giovanile della Diocesi di Rieti, hanno vissuto un’esperienza unica di riflessione e condivisione, orchestrata per approfondire il senso della gioia in un tempo liturgico caratterizzato da rinuncia e preghiera.
L’evento ha preso il via con un caloroso benvenuto dalle suore del vicino monastero di Santa Filippa Mareri, seguito da una colazione condivisa in attesa che tutti i partecipanti raggiungessero la destinazione. Malgrado il vento forte che agitava le acque del lago, i giovani, guidati da don Vincenzo, hanno partecipato a una dinamica esperienziale nella vicina cappellina, evitando così le intemperie esterne.
Attraverso il racconto del Vangelo secondo Matteo, in cui Pietro chiede a Gesù di camminare sulle acque tempestose, don Vincenzo ha condotto i presenti in un viaggio introspettivo sull’importanza della fede e su come la paura possa paralizzare e distogliere lo sguardo da chi può offrire salvezza. I giovani, simboleggiando Pietro, sono stati al centro di un’attività che li ha visti aiutati a rialzarsi da terra, un gesto di affidamento spirituale e trasformazione, impreziosito dall’insolito “profumo” dell’amore e della misericordia divina.
Questo momento “esperienziale” ha aperto la strada a un dibattito sui temi della paura e della gioia, evidenziando come quest’ultima possa essere minacciata dalle incertezze che si portano dentro. La celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Vito, ha visto i giovani offrire simbolicamente le proprie “paure” sotto forma di barchette di carta ai piedi del tabernacolo, un gesto che ha sottolineato il desiderio di conversione e liberazione interiore.
La giornata è proseguita con la condivisione di un pranzo fraterno, arricchito dall’ospitalità delle suore che hanno offerto un primo piatto, seguito da momenti di formazione e cultura attraverso la storia di santa Filippa e la visita a un museo che conserva la storia del monastero assieme ad opere di Giorgio De Chirico.
Il punto culminante dell’incontro è stata la condivisione delle esperienze vissute dai partecipanti, un momento di autentico scambio che ha rafforzato il senso di comunità e ha permesso ai giovani di portare con sé parole di speranza e incoraggiamento.
L’evento, che si è svolto in occasione della quarta domenica di Quaresima, nota come “Laetare” o domenica della gioia, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di esplorare la profondità della gioia cristiana, nonostante le paure che possono minacciarla. Questa esperienza, come sottolineato dal direttore della Pastorale giovanile, Emanuele Sciortino, riflette la capacità della fede di illuminare le ombre della vita con la luce dell’incontro, sia dentro la comunità che nel rapporto personale con Gesù Cristo.
La giornata trascorsa sulle rive del Lago Salto si è rivelata un’occasione preziosa per riscoprire l’importanza dell’accoglienza, della fraternità e della condivisione, valori che, abbracciati pienamente, possono trasformare la paura in una fonte di gioia rinnovata e senza fine.
La diocesi di Rieti (in latino: Dioecesis Reatina) è una sede della Chiesa cattolica in Italia immediatamente soggetta alla Santa Sede appartenente alla regione ecclesiastica Lazio. Nel 2022 contava 89.600 battezzati su 94.700 abitanti. È retta dal vescovo Vito Piccinonna.
Alla diocesi reatina è unito il titolo abbaziale di San Salvatore Maggiore (Sancti Salvatoris Maioris).
Territorio
La diocesi comprende 41 comuni della provincia di Rieti: Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgo Velino, Borgorose, Cantalice, Castel di Tora, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Concerviano, Contigliano, Fiamignano, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabino, Marcetelli, Micigliano, Monte San Giovanni in Sabina, Monteleone Sabino (eccetto la frazione di Ginestra Sabina che appartiene alla sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto), Morro Reatino, Nespolo, Paganico, Pescorocchiano, Petrella Salto, Poggio Bustone, Posta, Pozzaglia Sabina (la sola frazione Pietraforte, appartenendo il capoluogo alla diocesi di Tivoli), Rieti, Rivodutri, Rocca Sinibalda, Torricella in Sabina (limitatamente alle frazioni Ornaro Alto, Ornaro Basso e Oliveto Sabino, poiché il capoluogo appartiene alla sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto) e Varco Sabino.[1]
Sede vescovile è la città di Rieti, dove si trovano la cattedrale di Santa Maria Assunta e la basilica minore di Sant’Agostino. A Cittaducale sorge l’ex cattedrale di Santa Maria del Popolo.
Il territorio si estende su 1.818 km² ed è suddiviso in 94 parrocchie, raggruppate in 5 zone pastorali: Monti della Laga, Alta e Bassa Valle del Velino, Altopiano Leonessano; Cicolano – Valle del Salto; Rieti (città e dintorni); Montepiano Reatino; Alta Sabina – Colli Turanensi.
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